John Elkann oggi è in audizione in Parlamento a Montecitorio in Sala Mappamondo. “Affronto l’audizione di oggi con grande impegno e serietà, poiché l’Italia per noi rappresenta un punto di riferimento fondamentale”, ha dichiarato il presidente di Stellantis. Riguardo al successore di Tavares, ha aggiunto: “Il processo sta seguendo i tempi previsti, e il nome del nuovo CEO di Stellantis sarà annunciato entro la prima metà dell’anno”. Il presidente ha poi ripercorso la storia del gruppo, evidenziando il legame profondo con il Paese: “La nostra crescita è sempre stata strettamente connessa con quella dell’Italia”. Ha anche sottolineato come Stellantis stia mantenendo gli impegni presi nei confronti dei principali attori del settore automobilistico: “Gli impegni presi sono stati e vengono rispettati con puntualità”.
John Elkann in audizione alla Camera: «Per noi l’Italia ricopre un ruolo centrale»
Per quanto riguarda la storia del gruppo, John Elkann ha dichiarato con orgoglio: “Sono molto fiero del percorso fatto, dalla Fiat a Stellantis. È raro che aziende fondate agli inizi del Novecento sopravvivano, e noi lo abbiamo fatto con successo”. Ha aggiunto che, quando si parla di investimenti, nuovi modelli e tecnologie avanzate, “è chiaro che il nostro impegno e la volontà di progredire sono più forti che mai”. John Elkann ha anche fatto un confronto con la situazione del 2003, quando la Fiat era in difficoltà. “Nel 2003, la Fiat Auto fatturava 20 miliardi di euro ma perdeva 2 miliardi. Con i suoi quattro marchi, vendeva solo 1,7 milioni di veicoli, di cui quasi la metà in Italia, e non era nemmeno tra i primi dieci produttori mondiali. Molti prevedevano il fallimento, ma la mia famiglia ha deciso di investire risorse per difendere l’azienda e dar vita a una nuova fase di rilancio”.
“Stellantis è oggi il quarto costruttore mondiale, con una redditività di 157 miliardi e una vendita di 5,5 milioni di veicoli, di cui meno della metà in Europa. Vent’anni fa eravamo in difficoltà, oggi siamo tra i principali costruttori globali. L’Italia e gli italiani hanno contribuito significativamente a questo successo, e per questo li ringraziamo”. Nonostante il calo del mercato domestico del 30% e una riduzione dell’occupazione del 20%, Stellantis ha mantenuto la produzione e i posti di lavoro grazie all’export dei marchi italiani e alle produzioni locali, come Jeep in Basilicata e DS a Melfi. “Spero che ora il bilancio tra il Paese e l’azienda diventi un’opportunità per proseguire insieme in questo cammino di successo che dura da 125 anni”. Elkann ha poi sottolineato che quest’anno Stellantis investirà 2 miliardi e acquisterà 6 miliardi di euro di forniture italiane.
“I nostri stabilimenti italiani sono e saranno equipaggiati con tutte le piattaforme multi-energia di Stellantis per la produzione di autovetture, tra cui le piattaforme Stla Small, Medium e Large, già operative a Melfi e Cassino. A Atessa, inoltre, è stata installata una piattaforma dedicata ai veicoli commerciali leggeri, permettendo la massima flessibilità nella produzione di una vasta gamma di modelli Stellantis, soddisfacendo al contempo le diverse esigenze di motorizzazione. A Pomigliano, la produzione della Panda Ibrida (la Pandina) è stata estesa fino al 2030, e la stessa ha registrato oltre 25.400 vendite nei primi due mesi del 2025, superando tutti i marchi in Italia con una quota di mercato del 10%”.
John Elkann ha continuato dicendo. “A Melfi, oltre alla produzione della DS N°8 e della Jeep Compass, è prevista la produzione dei nuovi modelli Lancia Gamma e DS N°7. A Cassino, con la piattaforma Stla Large, si produrranno anche le nuove generazioni di Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Mirafiori, infine, non solo continuerà la produzione della Fiat 500 elettrica, ma avvierà anche la produzione della nuova 500 Ibrida a novembre 2025, rispondendo alle richieste del mercato per il segmento. Il sito di Mirafiori sarà cruciale anche per la produzione di cambi elettrificati eDCT e motori ibridi a basse emissioni, un passo verso l’elettrificazione dei veicoli Stellantis.”
“Nel 2024 il mercato globale dell’auto conta 80 milioni di vendite, con la Cina al primo posto (30 milioni). Le vendite in Europa e Italia sono in calo del 12% e 30%, rispettivamente, a causa di una contrazione del mercato. La competizione è aumentata con costi energetici più alti in Europa, mentre la Cina ha il predominio nelle batterie e nella tecnologia. Nonostante l’impegno europeo per la produzione di batterie, il divario con la Cina è ancora ampio. La transizione verso l’elettrico è cruciale, ma servono politiche industriali chiare, infrastrutture di ricarica e un piano per raggiungere gli obiettivi climatici del 2035”, ha concluso John Elkann.