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John Elkann: “Non penso che il futuro dell’auto sia l’industria della difesa”

“Non crediamo che il futuro dell’auto debba essere legato all’industria della difesa”, ha dichiarato John Elkann.

John Elkann

Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha espresso con fermezza la sua opinione riguardo alla direzione che le case automobilistiche europee dovrebbero prendere, suggerendo che non dovrebbero rivolgersi all’industria della difesa. Durante un intervento davanti al Parlamento italiano, Elkann ha sottolineato come gli Stati Uniti e la Cina riescano a mantenere forti settori sia nell’automotive che nella difesa, ma ha ribadito che i produttori automobilistici europei non hanno la necessità di unire i due settori.

John Elkann lo ha dichiarato in occasione della recente audizione al Parlamento

“Non crediamo che il futuro dell’auto debba essere legato all’industria della difesa”, ha dichiarato John Elkann. “Il settore automobilistico deve concentrarsi sull’innovazione, sulla sostenibilità e sull’adattarsi alle esigenze dei consumatori, piuttosto che sulle applicazioni militari”.

I suoi commenti giungono mentre il governo italiano sta valutando un nuovo piano industriale per rafforzare i legami tra i settori automobilistico, della difesa e aerospaziale. Il ministro dell’Industria Adolfo Urso ha lasciato intendere che l’iniziativa sarà svelata a giugno.

Elkann, la cui famiglia ha fondato la Fiat e detiene una quota significativa in Stellantis tramite la società di investimento EXOR, ha anche confermato che Stellantis investirà 2 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari) in Italia quest’anno. Questa mossa fa parte di una strategia più ampia per aumentare la produzione nel paese dopo la partenza dell’ex CEO Carlos Tavares.

John Elkann

Quest’anno sarà impegnativo”, ha ammesso John Elkann. “Tuttavia, entro il 2026, prevediamo che la produzione in Italia aumenterà, grazie a 10 nuovi aggiornamenti di prodotto”. Nonostante questi sforzi, permangono tensioni con il governo italiano. Il partito della Lega, parte della coalizione del Primo Ministro Giorgia Meloni, ha criticato Stellantis per aver dato priorità agli investimenti esteri e per essersi concentrata troppo sui veicoli elettrici (EV). La Lega ha affermato: “Elkann dovrebbe chiedere scusa ai lavoratori italiani”, sostenendo che la strategia di Stellantis sta danneggiando i posti di lavoro locali.