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Dallo stabilimento alle macerie: il declino di Stellantis Cassino tra chiusure e licenziamenti

“Sono tre anni che nello stabilimento Stellantis di Cassino si produce solo cassa integrazione”, c’è grande rassegnazione tra i lavoratori.

Stellantis Cassino

La Pasqua si prospetta amara per gli operai dello stabilimento Stellantis di Cassino, che dovranno affrontare un nuovo stop alla produzione. La direzione del sito ciociaro ha annunciato che il primo quadrimestre del 2025 si chiuderà con meno di 40 giorni effettivi di lavoro, delineando un quadro sempre più preoccupante per il comparto industriale della zona.

Secondo il calendario produttivo comunicato dall’azienda, gli operai Stellantis saranno in attività per tutta la prossima settimana, ma poi scatterà una nuova sospensione: dal 31 marzo al 7 aprile, i cancelli resteranno chiusi. Il rientro è previsto per l’8 aprile, ma la produzione proseguirà solo fino al 17 aprile, giorno in cui partirà un’altra serrata che, salvo imprevisti, durerà fino al 5 maggio.

Facendo i conti, nei primi quattro mesi dell’anno i giorni lavorativi in Stellantis saranno al massimo 39: 5 a gennaio, 8 a febbraio, 15 a marzo e appena 8 ad aprile. Anche nel migliore degli scenari, la media si fermerà a meno di 10 giorni di lavoro al mese, con la mancanza di ordini che continua a essere la principale causa di questa paralisi produttiva.

Stellantis Cassino

Il mese di aprile sarà cruciale anche per il rinnovo degli ammortizzatori sociali di Stellantis, elemento che lascia intravedere un 2025 ancora di transizione e lontano da una vera ripresa per il settore. A denunciare con forza la situazione è il sindacato di base FlmU-Cub, che evidenzia una progressiva dismissione dello stabilimento e delle strutture collegate.

Secondo il sindacato, risulterebbero già chiusi e smantellati la palazzina uffici, due stabilimenti ex-Itca, in cui erano prodotti particolari metallici, il fabbricato montaggio n.7, il Centro Servizi, l’intero reparto finizione, il capannone della verniciatura nuova, realizzato nel 2015 con impianti all’avanguardia e completamente demolito nel 2024. Un quadro desolante che porta la FlmU-Cub ad affermare che oltre il 60% del polo automobilistico Stellantis di Cassino è stato definitivamente smantellato, con gravi ripercussioni anche sulle aziende dell’indotto.

Stellantis Cassino

“Sono ormai tre anni che nello stabilimento Stellantis di Cassino si produce solo cassa integrazione”, denuncia la FlmU-Cub, sottolineando lo stato di rassegnazione totale tra i lavoratori. Per cercare di riportare l’attenzione su una crisi che rischia di compromettere definitivamente il futuro del settore, il sindacato ha annunciato un convegno nazionale sull’automotive, che si terrà proprio a Piedimonte San Germano. L’obiettivo è quello di riaccendere i riflettori sull’intera area industriale e cercare soluzioni concrete per il rilancio del comparto automobilistico.