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Ferrari 512 S: modello in scala che celebra il successo alla 12 Ore di Sebring

Incredibile lo splendore di questa riproduzione, destinata ai veri intenditori.

Ferrari 512 S
Foto da profilo Facebook Amalgam Collection

A 55 anni dall’indimenticabile vittoria di Mario Andretti, Ignazio Giunti e Nino Vaccarella alla 12 Ore di Sebring del 1970, messa a segno su una Ferrari 512 S, ecco un modello in scala 1:8 di quella “rossa” col numero di gara 19. La riproduzione ne vuole celebrare la magia ed è incredibilmente fedele all’auto vera: un fatto naturale, visto che la firma è quella di Amalgam Colletion, azienda leader in questo comparto.

Guardando nelle foto la vettura in formato ridotto sembra di essere al cospetto della “rossa” vittoriosa nella sfida statunitense del 21 marzo 1970, dove fu primatista anche nelle qualifiche, con una splendida pole position. Il modello in scala è davvero straordinario. Nasce in serie limitata di soli 199 esemplari, destinati a collezionisti di grande gusto, di forte competenza automobilistica e di ottime doti economiche.

Il prezzo di questa Ferrari 512 S di piccole dimensioni, infatti, è per pochi eletti: 19.995 euro. Possibile anche diluire il pagamento in quattro rate senza interessi, ma poco cambia per chi vive di un reddito ordinario. Una cifra del genere non è per tutte le tasche, ma corrisponde perfettamente al valore eccezionale della proposta, eseguita a regola d’arte. Possiamo parlare di un capolavoro in scala 1:8, senza timore di smentite.

Ogni modello di questa famiglia è costruito e assemblato a mano da un piccolo team di artigiani. Lungo oltre 58 cm, offre una perfezione incredibile. Per dare origine al prodotto sono stati usati materiali della migliore qualità. Oltre 400 ore di lavoro servono per plasmare ciascun esemplare della specie. La finezza della riproduzione deriva anche dall’utilizzo dei progetti CAD originali. I codici di verniciatura e le specifiche dei materiali sono stati forniti direttamente dalla casa di Maranello.

Ferrari 512 S
Foto da profilo Facebook Amalgam Collection

Non faccio giri di parole: adoro la Ferrari 512 S. A mio avviso è una delle Sport più belle di tutti i tempi. Credo che pure la F40 sia in debito nei suoi confronti, avendo preso qualche spunto dalle sue alchimie. La vettura nacque in appena tre mesi, grazie alle straordinarie performance del gruppo di lavoro del “cavallino rampante”.

Il progetto nacque da uno staff tecnico guidato dal mitico Mauro Forghieri. La carrozzeria, plasmata in poliestere sottile, fu il frutto dell’intuizione dell’ingegnere siciliano Giacomo Caliri. Vedere la 512 S lascia a bocca aperta. Sembra un prodotto dei nostri giorni, ma ha oltre mezzo secolo di vita sulle spalle. Più convenzionale il telaio tubolare, rinforzato con sottili lastre di alluminio.

Prodotta sia in versione berlinetta che spider, la “rossa” in esame raggiunge il suo massimo splendore in quest’ultima configurazione. La stessa dell’auto vincitrice della 12 Ore di Sebring del 1972, con Mario Andretti, Ignazio Giunti e Nino Vaccarella. Sotto il cofano posteriore della Ferrari 512 S trova degna accoglienza uno straordinario motore V12 da 5.0 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 550 cavalli a 8.500 giri al minuto.

Superfluo dire che le prestazioni erano al vertice nel suo periodo storico, con una punta velocistica superiore ai 340 km/h e un handling di alta gamma, anche se la Porsche 917 fece meglio sui campi di gara. Incredibile l’impresa di Vaccarella nella mitica Targa Florio, sua corsa di casa, dove il “Preside Volante”, nonostante qualche imprevisto sullo stretto e ostile circuito delle Madonie, più adatto a bolidi agili e compatti, come le Porsche 908, seppe conquistare un memorabile terzo posto, facendone il vincitore morale della sfida siciliana.

Fonte | Amalgam Collection