Il mercato dell’auto europeo prosegue sull’andazzo proposto già a fine gennaio, introducendo però un calo ancora più marcato rispetto a quello registrato dopo il primo mese dell’anno quando la decrescita era stata pari al 2,1% rispetto al mese di gennaio dello scorso anno. Nel cumulato delle aree UE, EFTA e UK il dato registrato dal mercato dell’auto in Europa fra l’inizio e la fine del mese di febbraio insiste su una decrescita del 3,1% rispetto a quanto espresso a febbraio del 2024.
Sono state infatti 963.540 le vetture immatricolate, secondo i dati forniti dall’ACEA. In questo modo i primi due mesi dell’anno chiudono con una contrazione nell’ordine del 2,6%, in virtù di un complessivo in termini di immatricolazioni pari a 1.959.580 unità. Ancora una volta il dato negativo di febbraio deriva da un calo su diversi mercati di riferimento, ovvero in relazione ai principali mercati europei. In pratica, ancora una volta, soltanto la Spagna registra un dato in controtendenza con quelli registrati da altri Paesi; il dato registrato stavolta è infatti pari a un incremento dell’11%, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, in accordo con cali del 6,4%, nel caso della Germania, del 6,2%, nel caso dell’Italia, dell’1%, nel caso del Regno Unito e dello 0,7% per quanto riguarda la Francia. In tema di singole aree va detto che l’Unione Europea registra un dato negativo del 3,4% mentre l’EFTA (relativo a Islanda, Norvegia e Svizzera) stabilisce un riscontro positivo pari allo 0,9%.
Il mercato dell’auto in Europa certifica un importante calo per le motorizzazioni tradizionali, oltre che un interessante balzo delle elettriche
In tema di alimentazioni preferite il mercato dell’auto in Europa dice che a febbraio le motorizzazioni tradizionali, a benzina e diesel, registrano un calo non indifferente. I modelli alimentati da propulsori a diesel scendono del 28,3% (ora con una quota dell’8,8%) mentre le versioni con propulsore a benzina registrano una decrescita del 23,6% (quota pari al 28,1% del mercato) in tutta l’area. Ne deriva che durante i primi due mesi dell’anno il dato complessivo, di benzina e diesel, registra un calo di quota che le porta al 38,8% ovvero in netto calo rispetto alla quota del 48,5% registrata durante lo stesso bimestre dell’anno scorso.
Molto interessante appare invece il rimbalzo delle elettriche che registrano ora un incremento mensile del 26,1% con una quota di mercato totale ora pari al 17,1% nel mercato dell’auto continentale. Ciò in accordo con il +41,7% del mercato britannico, il +38,2% del mercato dell’auto italiano, il +60,6% del mercato spagnolo e il +30,8% della Germania; se si guarda invece il solo mercato dell’UE la crescita delle elettriche è pari al 23,7%, con una quota del 15,2% sebbene il 64% delle immatricolazioni totali è relativo ai mercati tedesco, belga e olandese. Le ibride plug-in non registrano alcuna variazione in termini di immatricolazioni, non esulando dal 7,5% di quota di mercato già in essere. Crescono invece le ibride, mild hybrid e full hybrid, secondo un valore percentuale pari ad un valido +18,3% e una quota di mercato ora pari al 35,3% che è quella preponderante nel mercato dell’auto europeo.
In termini di gruppi automobilistici, il mercato dell’auto in Europa pone davanti a tutti il Gruppo Volkswagen forte di 258.510 immatricolazioni che crescono del 4% nel confronto anno su anno, spinte da Volkswagen, Seat e soprattutto Cupra. Segue Stellantis che però introduce ancora un calo a doppia cifra; sono infatti 155.970 i modelli del Gruppo immatricolati in Europa a febbraio, con un calo del 16,2%. Calano soprattutto Lancia, -72,3%, Fiat, -32,6%, Opel, -26,5%. Male anche DS, che cala del 19%, Maserati, che scende del 17,6%, ma anche Citroën, del 15,3%, e Peugeot del 3,6%. Va meglio in casa Jeep, dove si registra invece un incremento dell’1%, ma soprattutto in Alfa Romeo dove la crescita è addirittura pari al 38,5% in accordo con le ottime performance che sta registrando la nuova Junior; il Costruttore del Biscione è il secondo marchio che è cresciuto di più a febbraio 2025 in Europa, dietro soltanto ad Alpine che registra una crescita di quasi il 149%. Il podio dei gruppi automobilistici è completato dal Gruppo Renault che cresce del 10,8% con 107.134 veicoli immatricolati.