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Drag race tra Ferrari LaFerrari Aperta, Porsche 918 e McLaren P1: chi vince?

Confronto a suon di cavalli fra auto sportive da sogno della precedente generazione.

Ferrari LaFerrari drag race
Screen shot da video carwow

Quelli di carwow hanno riportato indietro le lancette del tempo, mettendo a confronto le hypercar di riferimento della precedente generazione, firmate da alcuni dei marchi più prestigiosi della galassia automobilistica. Sulla linea di partenza sono affiancate la McLaren P1, la Ferrari LaFerrari Aperta e la Porsche 918 Spyder. Le attendono 2 drag race sul quarto di miglio con partenza da fermo e 2 prove in ripresa sul mezzo miglio. Prima di concederci la visione del video, facciamo un breve ripasso delle doti di queste sfidanti.

Partiamo dalla McLaren P1, alimentata da un V8 biturbo da 3.8 litri abbinato a un motore elettrico, che producono insieme una potenza massima di 916 CV e una coppia di 900 Nm. L’energia giunge al suolo sulle ruote posteriori tramite un cambio a doppia frizione a 7 velocità. Il peso da muovere è di 1.490 kg. Accanto a lei, sulla striscia d’asfalto scelta per la drag race, c’è la Porsche 918 Spyder, spinta da un V8 aspirato da 4.6 litri, integrato da 2 motori elettrici, per una potenza di sistema di 887 CV e una coppia di 1.280 Nm. Questa forza viene scaricata a terra sulle quattro ruote motrici, col supporto di un cambio doppia frizione a 7 velocità. Il peso da muovere è di 1.675 kg.

Ferrari LaFerrari drag race
Screen shot da video carwow

Chiude il cerchio della drag race la Ferrari LaFerrari Aperta, che è l’auto più esclusiva ed emozionante del gruppo. Qui la forza propulsiva giunge da un motore V12 aspirato da 6.3 litri, abbinato a un Kers, per una potenza complessiva di 963 CV e una coppia di 900 Nm. L’energia viene trasmessa alle ruote posteriori tramite un cambio doppia frizione a 7 velocità. Il peso da muovere è di 1.585 kg.

Chi vincerà la drag race? Chi metterà dietro le rivali nella doppia sfida in ripresa? Lasciamo la risposta al video. Qui ci limitiamo a ricordare che, in casi del genere, visto il livellamento delle performance, non troppo distanti fra loro, una grande differenza sull’esito dei singoli match può essere decretata dalla reattività all’impulso dello start da parte del pilota. Insomma, chi ha i riflessi più pronti può dare una marcia in più al mezzo condotto. A voi i fotogrammi del filmato. Buona visione!