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Ecotassa: 14 modelli FCA penalizzati, favorite le auto straniere

Secondo la FIm Cisl sono 14 i modelli di Fiat Chrysler che pagheranno pegno all’Ecotassa che invece favorirà la concorrenza

Fiat Chrysler Melfi

Nelle scorse ore la Fim Cisl ha lanciato l’allarme. L’ecotassa potrebbe distruggere l’industria italiana dell’auto. Secondo il sindacato se il provvedimento non sarà modificato o eliminato sono a rischio migliaia di posti di lavoro. Sarebbero addirittura 14 i modelli di Fiat Chrysler Automobiles che potrebbero essere danneggiati dal provvedimento del governo che impone un aumento dei prezzi per i veicoli a combustione che superano certi limiti. Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl ha dichiarato in proposito: «L’ecotassa è un provvedimento sciagurato che rischia di distruggere l’industria italiana dell’auto e migliaia di posti di lavoro». Il sindacalista ha definito l’eco tassa che partirà il prossimo 1 marzo “un suicidio di Stato dell’industria automobilistica italiana”.

Ecotassa Modelli FCA colpiti 500X e Jeep
Uno dei modelli FCA penalizzati la 500X Diesel, produzione Melfi (Italy)

Basti pensare a quanto detto dal numero uno di Fiat Chrysler, Mike Manley nelle scorse ore al Salone di Detroit. Il piano Italia di FCA annunciato il 30 novembre scorso è giù in forse. Il piano sarà sottoposto a revisione e potrebbero esserci molti meno investimenti rispetto ai 5 e passa miliardi promessi. I modelli di FCA che verranno penalizzati dall’Eco-tassa come dicevamo sono 14: Maserati (Ghibli B, 4 p B, Gran Turismo B, Gran Cabrio B, Ghibli D, 4 p D, Levante, Gran Turismo D, Gran Cabrio D), una Renegade (2000 diesel), una 500 X (2000 diesel), una Giulietta (1.4 B), una Giulia (2.0 B) e una Stelvio (B). 

Tra l’altro l’effetto perverso di questa normativa è quello di favorire la concorrenza di Fiat Chrysler Automobiles. Citroen (C Zero, E Mehari), Hyundai (Ioniq, Nuova Kona), Nissan (Leaf, Evalia), Peugeot (iON, Tepee), Volkswagen (eGolf, eUp) più le Smart Eq for-two e for-four; e uno ciascuno per Bmw (i3), Kia (Soul), Mitsubishi (i Miev), Renault (Zoe) e Tesla (model 3) saranno favorite dal provvedimento al pari di Kia (Niro Phev, Optima, Optima SW), due modelli Bmw (serie 2, serie 5) e Toyota (prius plug-in, prius full Hybrid), la Mini Countryman e un modello di Hyundai (Ioniq), Mercedes (GLC) e Mitsubishi (Outlander). 

Insomma un bel pasticcio per il governo, i sindacati e la stessa Fiat Chrysler.