La ricerca del successore di Carlos Tavares come amministratore delegato di Stellantis prosegue a ritmo serrato, ma dai vertici del colosso automobilistico multinazionale filtrano ben poche indiscrezioni. Tantissime le voci nel corso di questi mesi, fin dalla settimana in cui Tavares ha rassegnato le dimissioni dal gruppo Stellantis gettando nel panico (o lasciando il sollievo) un ambiente già molto teso a causa dei risultati ben poco entusiasmanti nel 2024.
Anche durante l’ultima assemblea per l’approvazione del bilancio 2024, che ha evidenziato un drammatico crollo del 70% degli utili netti, i dirigenti, a partire da John Elkann, hanno mantenuto il massimo riserbo sulla questione. Tuttavia, alcune fonti interne avrebbero svelato ad Automotive News che l’elenco dei profili sotto esame sarebbe stato ristretto a cinque nomi, con l’obiettivo di ufficializzare il nuovo CEO entro la fine di giugno 2025.
Secondo quanto trapelato, due dei candidati sarebbero già parte della struttura interna del gruppo Stellantis. Si tratterebbe, anche se da considerare con la dovuta cautela, di Antonio Filosa, attuale numero uno di Stellantis Nord America nonché responsabile del dipartimento Qualità, e di Maxime Picat, manager a capo delle strategie di approvvigionamento globali.
Per quanto concerne i profili esterni, si vocifera che siano tutti uomini e, tra questi, potrebbe figurare anche Wayne Griffiths, recentemente dimessosi dalla guida di Cupra e Seat. Tuttavia, Stellantis non ha rilasciato alcuna conferma ufficiale in merito.
Non è certo una nomina facile, per chi la deve portare a compimento e per chi la riceve. Chi sarà designato a guidare il gruppo Stellantis nato dalla fusione tra FCA e PSA si troverà a fronteggiare sfide complesse e cruciali: da una parte i nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump sotto la presidenza di Donald Trump, che rischiano di compromettere gli equilibri commerciali globali; dall’altra, le questioni legate alla mobilità elettrica e al crescente peso del mercato cinese, con un’offerta asiatica sempre più competitiva e capace di intaccare le quote dei costruttori europei.