Il rapporto tra il gruppo Stellantis e l’organismo europeo per la valutazione della sicurezza automobilistica Euro NCAP si è fatto teso nell’ultimo anno, e le tensioni sembrano tutt’altro che placate. Non stiamo accennando ai problemi relativi ai difetti sugli airbag Takata, questi già oggetto di richiami urgenti in diverse aree del mondo.
Tutto è cominciato con la controversa valutazione assegnata alla Jeep Avenger, che ha ottenuto appena 3 stelle su 5 nei test indipendenti. A sollevare le prime critiche fu Michiel van Ratingen, segretario generale di Euro NCAP, che accusò Stellantis di dimostrare una “scarsa ambizione” sul fronte della sicurezza, sottolineando che “la protezione dei passeggeri non dovrebbe mai essere oggetto di risparmi”. Una dichiarazione che ha suscitato malumori all’interno del gruppo automobilistico italo-francese.
Oggi è Thierry Koskas, CEO di Citroen, a rilanciare la polemica, affermando che Euro NCAP rappresenterebbe un ente superfluo, in quanto le normative europee e statali attualmente in vigore sarebbero già sufficientemente severe per garantire l’incolumità degli occupanti.
Secondo Koskas, i test dell’ente indipendente sarebbero semplicemente “ridondanti”, aggiungendo ulteriore pressione senza offrire reali benefici per i costruttori. Una presa di posizione che potrebbe celare preoccupazioni più profonde. A breve, infatti, toccherà alle nuove Citroen C3 e C3 Aircross affrontare i severi crash test di Euro NCAP.
L’ultima Citroen valutata agli Euro NCAP è stata la C5 X nel 2022, mentre i nuovi modelli sono già da qualche mese in circolazione. Koskas ha comunque tenuto a precisare che l’intero progetto C3 è stato sviluppato prestando particolare attenzione agli standard di sicurezza, anche grazie all’adozione della piattaforma Smart Car condivisa con altri modelli Stellantis come la Fiat Grande Panda.