Le azioni di Fiat Chrysler sono crollate dell’11% giovedì, dopo le previsioni sugli utili e sul flusso di cassa libero del 2019. Queste previsioni infatti sono meno positive del previsto e questo ha fatto dubitare gli analisti degli obiettivi a lungo termine del produttore di auto italo americano. La settima casa automobilistica più grande del mondo ha dichiarato di aspettarsi un utile rettificato pre-tasse (Ebit) nel 2019, escludendo l’unità Magneti Marelli, di circa 6,7 miliardi di euro. Ciò è inferiore alla previsione media degli analisti che ipotizzavano per FCA 7,3 miliardi di euro suggerendo un lieve miglioramento rispetto al 2018, quando Fiat Chrysler ha registrato un Ebit rettificato alla stessa base di 6,7 miliardi di euro.
Fiat Chrysler prevede un free cash flow di ulteriori 1,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai 4,4 miliardi di euro alla fine del 2018, a causa di maggiori spese, multe e altri costi relativi a un accordo negli Stati Uniti per violazione delle emissioni di diesel. La stima del 2019 solleva anche dubbi sulle previsioni del 2020 che la casa automobilistica ha dato a giugno quando il defunto presidente Sergio Marchionne ha promesso di consegnare un Ebit rettificato da 9,2 miliardi a 10,4 miliardi di euro. I risultati dello scorso anno sono quasi in linea con le aspettative degli analisti, con il Nord America che rappresenta l’85,5% degli utili, con margini nella regione in miglioramento dal 7,9 all’8,6%.