Formula 1 in tilt dopo la falla FIA sullo sviluppo dei motori appena scoperta da Ferrari, che fino al termine del 2015 potrà (così come tutti gli altri costruttori) apportare modifiche alla motorizzazione senza rispettare la data di scadenza del 28 febbraio. Va subito alla mente il gap di inferiorità rispetto alla Mercedes, sul quale il team di Maranello potrà così lavorare con calma assoluta, anziché avere fretta e procedere soltanto fino al termine di febbraio.
La scoperta dell’errore FIA nelle regole sullo sviluppo dei motori per le scuderie di Formula 1 è dovuta a James Allison, direttore tecnico di Ferrari, che nel mese di novembre 2014, in una riunione ad Abu Dhabi, aveva fatto notare la mancanza di una data di scadenza nel regolamento ufficiale. Ed ecco che con la conferma, giunta ieri e appresa con soddisfazione da tutti i team eccetto Mercedes, è ufficiale la possibilità di sviluppo motori fino al termine dell’anno e non soltanto al 28 febbraio.
Assieme alla Mercedes non è soddisfatta neppure Honda, neo immessa in Formula 1 2015, del cambiamento alle regole a causa della falla FIA, per il fatto che la proroga fino a fine anno non vale per questa scuderia, che secondo il regolamento dovrà avere lo stesso trattamento degli altri team relativo all’anno precedente: la Honda, potrà dunque sviluppare motori soltanto entro il 28 febbraio 2015.
Regola che invece rimane fissa, sempre parlando dello sviluppo motori in Formula 1, è quella sulla percentuale di riprogettazione del motore, pari al 48%. In termini di componenti che possono avere una variazione all’interno della power unit, si tratta così di 32 parti su 66, mentre almeno le restanti 34 dovranno rimanere invariate.
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