La Ferrari SF90 è l’ultima arrivata a Maranello e già porta con sé novità interessanti in vista del mondiale 2019 di Formula 1. L’ala anteriore ha subito una bella pulizia di elementi aerodinamici in quanto vietati dal regolamento tecnico di quest’anno.
Il carico che è andato perso, però, può essere stato recuperato in parte con una serie di soluzioni che andremo a vedere nel dettaglio a breve. Dalle foto pubblicate, innanzitutto, si vede che la Ferrari ha adottato una soluzione in stile Mercedes con i fori sui cerchi. Non è chiaro, però, se tali fori sono presenti anche sui mozzi, o se si limitano alle razze.
Le novità della Ferrari SF90
Durante la presentazione, la prima cosa che ha colpito gli appassionati è stato il colore. Sui display e schermi di televisori, smartphone e PC, la carrozzeria presentava una tonalità che verso l’arancione, in stile McLaren. Successive immagini pubblicate sul sito della Ferrari, però, hanno mostrato che in realtà il colore principale è il rosso opaco e gli sponsor sono colorati in nero, facendo sparire ogni traccia di bianco vista gli scorsi anni.
Partendo dall’anteriore esclusa l’ala si notano ben poche differenze rispetto alla SF71H, ovvero la monoposto precedente. I flap dell’ala anteriore che sono colorati in nero presentano delle doppie punte e sono molto sagomati: presentano uno svergolamento maggiore rispetto ai flap colorati in rosso. Con questa soluzione si dovrebbe recuperare una parte persa del vortice Y250 creato proprio dalle bandelle verticali. Questo particolare vortice nasce dalla punta dei flap e il termine 250 indica che tale turbolenza nasce a 250 millimetri sull’asse verticale (da cui Y) dal piano di mezzeria della monoposto.
Ci sono altri vortici oltre l’ Y250, ma quest’ultimo è il più apprezzato in quanto incide sull’aerodinamica di tutta l’auto. Il suo obiettivo è isolare il corpo dell’auto dall’effetto poco aerodinamico delle ruote anteriori. I piloti di sostegno sono seguiti da diverse feritoie, come lo scorso anno, ma aumenta la portata d’aria e sono collegati all’S-Duct.
La sospensione anteriore della Ferrari SF90 non porta grandi novità. È stata utilizzata la solita push-rod. Quest’ultima è un tipo di sospensione automobilistica che, non permettendo ampie escursioni, trasmette alcune vibrazioni di troppo ma garantisce una elevata tenuta di strada . Il nome deriva dal verbo inglese “to push” che significa spingere e dal sostantivo “rod” cioè bacchetta, infatti in questo tipo di sospensione l’ammortizzatore lavora in compressione sotto la spinta di un puntone diagonale.
Anche le prese d’aria dei freni sono cambiate a causa del regolamento: la progettazione e dunque la costruzione sono state semplificate in quanto erano diventate ormai parte aerodinamica dell’auto. Le maggiori novità arrivano dal centro vettura. Grazie al cambiamento di posizione di alcuni componenti interni, come i radiatori è stato possibile stringere ancora di più la parte finale, detta a “Coca-Cola”. Così si riduce la resistenza all’avanzamento.
La bocca dei radiatori è collocata sopra al cono antintrusione laterale con un disegno simile a quello del 2018 e pesca l’aria del raffreddamento anche dall’alto, nonostante sia divisa in due prese con finalità diverse. Gli specchietti retrovisori, invece, non hanno mantenuto gli elementi aerodinamici visti lo scorso anno, ma è tornata la classica forma a guscio. Il motore adotta pistoni in acciaio che dovrebbero essere più resistenti, in modo da portare a termine più gare.
Il passo è aumentato di 25 millimetri per consentire il posizionamento di un serbatoio più grande. Il peso è passato da 105 a 110 kg. Il cambio è nuovo, anche se presenta sempre 8 marce più retromarcia e azionamento robotizzato sequenziale (il classico cambio con palette al volante). Come ha già fatto la Haas e l’Alfa Romeo, anche la Ferrari SF90 propone gli scarichi a cascata verticale. Sono posizionati i due scarichi più piccoli legati alla wastegate, sopra il terminale principale del turbo. Il sistema di scarico è stato realizzato con l’ausilio della stampa in 3D.
L’ultima novità riguarda direttamente la sospensione posteriore, con cui la Ferrari ha finalmente deciso di optare per l’azionamento idraulico, soluzione già adottata da tempo da altre scuderie.L’ala del DRS è aumentata di 20 millimetri, in questo modo si raggiungono velocità di punta maggiori in rettilineo quando viene aperto in fase di sorpasso.