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Alfa Romeo: due settimane di stop della produzione a Cassino tra fine aprile e inizio maggio

FCA potrebbe, a breve, annunciare un nuovo fermo produttivo per lo stabilimento laziale

Alfa Romeo Cassino Plant Produzione Giulia
Alfa Romeo Cassino

Continuano i problemi per lo stabilimento FCA di Cassino. I dati di vendita di Alfa Romeo sono, infatti, ben al di sotto delle attese. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, in Europa i risultati sono estremamente negativi mentre negli USA si registra un leggero calo rispetto allo scorso anno. Questi dati comportano dei continui stop produttivi per i tre modelli prodotti a Cassino (Giulia, Stelvio e Giulietta).

Dopo le tre settimane di stop registrate tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 ed i nuovi fermi produttivi del primo trimestre del 2019 (a marzo lo stabilimento lavora solo per 10 giorni), per aprile sono già in programma quattro giorni di chiusura. Stando a quanto riportato dal magazine Ciociaria Oggi, sempre molto ben informato su tutto ciò che accade allo stabilimento di Cassino, le giornate di stop alla produzione per i modelli Alfa Romeo potrebbero aumentare.

FCA, infatti, dovrebbe, a breve, ufficializzare uno stop di due settimane, dal 18 aprile al 2 maggio, sfruttando i giorni festivi (Pasqua, 25 aprile e 1 maggio) per minimizzare il ricorso agli ammortizzatori sociali. In ogni caso, anche ad aprile la produzione del sito di Cassino potrebbe essere ben al di sotto delle potenzialità dello stabilimento. 

Le vendite dei tre modelli Alfa Romeo prodotti a Cassino continuano ad essere molto contenute e solo nelle prossime settimane, ad inizio aprile per la precisione, scopriremo se a marzo si sarà registrato un leggero incremento delle richieste dei tre modelli del marchio italiano.

Ricordiamo che Giulia e Stelvio continuano a non presentare sostanziali novità (a Ginevra abbiamo visto alcune serie speciali che non avranno un impatto concreto sulle vendite) mentre la Giulietta ha appena registrato il debutto del Model Year 2019, l’atteso restyling che porta, in realtà, poche novità sostanziali per la segmento C del marchio italiano. 

Per quanto riguarda il prossimo futuro, nei mesi scorsi si è parlato delle varianti ibride di Giulia e Stelvio, su cui però al momento non ci sono sostanziali aggiornamenti. Di certo, la Giulietta, dopo il restyling, non riceverà ulteriori novità significative. In cantiere, per Cassino, c’è il D-SUV Maserati che non arriverà prima del 2021. 

I prossimi mesi, quindi, continueranno ad essere molto difficili per Cassino che dovrà fare i conti con un livello produttivo minimo che potrebbe tradursi in un nuovo calo della produzione annuale. Ricordiamo che FCA ha prodotto a Cassino 99 mila unità nel 2018 registrando un calo percentuale del 27% rispetto ai dati del 2017. Considerando i dati di vendita dei primi due mesi del 2019, ci sono buone possibilità che anche quest’anno si chiuderà in negativo. 

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11 Commenti

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  1. Senza novità e aggiornamenti dove vogliono andare ?
    Mi dispiace dirlo ma la strategia di rilancio fa cac… !!!
    Vorrebbero avere risultati senza investire !!!!
    Gli altri marchi Tedeschi Francesi Coreani aggiornano i loro modelli ogni anno … cosa che FCA non ha mai fatto

  2. Certo che dopo la MERAVIGLIOSA 159, sto schifo di Giulia, e’solo una delusione, dal primo giorno…..peccato non poter più sputare in faccia a quello che la volle, e definì la 159 un errore… ???

    • Io conduco una vera guerra contro le auto tedesche!!.. ci lavoro e le conosco..
      ..e devo dire che molti ascoltano i miei consigli, desistendo dall’incauto acquisto…crucco!..alla fine tutti contenti..?

    • Michele Pescia vengono comprate le tedesche anche e soprattutto grazie alla miopia di chi gestisce l offerta Alfa Romeo: una berlina (genere in calo da almeno 20 anni), una suv ed una piccola supersportiva, oltre ad una media che assieme alla ypsilon nel gruppo FCA sta facendo miracoli come vendite pur essendo da 10 anni e più sul mercato. Manca una station wagon, per contrastare il vero terreno delle tedesche, manca una coupe in stile a5 o serie 4, non è stata sostituita la MiTo, l’unico segnale di vita è stata la presentazione della Tonale che comunque è ancora più vicina al concept che alla produzione definitiva. La gente compra straniero oltre che per moda anche per la mancanza del prodotto italiano corrispondente.

    • Marco Recchia anche quando c’era la 156 o la 159 SW compravano le straniere,ma basta guardare le auto della polizia le Seat,le BMW,le passat per non parlare dell’ Audi A8 di Mattarella e tutto dire,in Germania o in Francia si spostano con le auto nazionali

    • Michele Pescia Da ex possessore di 147 e avendo in casa una 159, mi sento onestamente di dire che hanno avuto meno successo perchè per quanto divertenti alla guida e tecnicamente validissime la qualità costruttiva, soprattutto a livello di interni, non era al livello delle rivali tedesche, purtroppo. Sulle FdO sono d’accordo con te, sulle auto blu purtroppo le case italiane non hanno modelli blindati in produzione come Audi o BMW, che imperversano un pò in tutto il mondo per questa ragione, ad eccezione della Francia.

    • Sinceramente non capisco le le Alfa e le Fiat per l’Italia sono fatte al contrario,io ho avuto ben 25 Alfa e adesso è la 6 Fiat a parte l’Alfetta 2.0 che ha avuto un problema al cambio non ho mai avuto nessun altro problema,e ti dico la 147 gta che ho avuto è stata eccezionale,e le 3 159 perfette anche loro,mio zio ha avuto una BMW che era più in officina che su strada,mia figlia una polo gti piena di problemi tanto che dopo un anno l’ha cambiata

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