Ci sarà da attendere sino al prossimo 3 maggio per la diffusione dei risultati finanziari del primo trimestre da parte del gruppo FCA che, dopo un 2018 davvero intenso e segnato dal arrivo del nuovo piano industriale e da un profondo (e forzato a causa della prematura scomparsa di Marchionne) cambiamento dirigenziale, dovrebbe iniziare il 2019 con risultati deboli.
Già nei mesi scorsi, diversi analisti di settore avevano anticipato che, secondo le loro previsioni, l’inizio del 2019 sarebbe stato tutt’altro che positivo per il gruppo FCA con risultati poco brillanti a causa dei risultati raccolti in quasi tutti i mercati internazionali. A distanza di poche settimane dalla presentazione della trimestrale e con tutti i dati di vendita dei primi tre mesi del 2019 già usciti, le previsioni in merito ai risultati “deboli” di FCA tornano in prima pagina.
A rilanciare quest’ipotesi sono gli analisti di Mediobanca Securities che, in una nota, hanno espresso il loro parere sul primo trimestre di FCA confermando, inoltre, il rating neutral ed il target price a 15 Euro. Secondo gli analisti, i risultati di FCA saranno caratterizzati da “dati deboli di riflesso alla performance negativa delle aree Nafta, Apac ed Emea e della divisione Maserati. Solo il mercato dell’America Latina dovrebbe mostrare una dinamica di margini in miglioramento guidata in particolare dal Brasile”
Da segnalare, inoltre, che, secondo Mediobanca, nel corso del primo trimestre del 2019 il marchio Maserati, che nel report finanziario di FCA viene considerato in modo separato dagli altri brand, registrerà margini in netto calo a causa di un’ulteriore contrazione delle vendite che, quindi, potrebbe essere nettamente inferiori rispetto al già deludente risultato del primo trimestre del 2018 in Maserati raggiunse quota 9400 unità vendute registrando un calo percentuale, rispetto allo stesso periodo del 2017, superiore al 20%.
Per quanto riguarda le previsioni in merito agli effettivi risultati di FCA nel primo trimestre, Mediobanca prevede ricavi totali pari a 25,9 miliardi di Euro con un calo del 4% rispetto ai risultati del primo trimestre dello scorso anno. Le precedenti previsioni stimavano un calo del 3% ma gli scarsi risultati ottenuti nell’area Nafta (ricordiamo che FCA ha chiuso il primo trimestre in negativo negli USA a causa di un mese di marzo molto negativo) ed in Europa peseranno sui dati finali.
FCA dovrebbe, inoltre, registrare un ebit di 1,14 miliardi di Euro, in calo del 29% rispetto allo scorso anno. Questo dato, se confermato, implicherà “un margine del 4,4% ben inferiore rispetto al 6% del primo trimestre 2018 e sotto le attese per il 2019 del 5,8%. Questo calo è dovuto ai volumi più bassi, ai costi in aumento per implementare la tecnologia ibrida, ai margini di Maserati vicini allo zero e al deconsolidamento di Magneti Marelli”. Per quanto riguarda l’utile, invece, le stime evidenziano un totale di 700 milioni di Euro, in calo del 30% anno su anno.
Mediobanca definisce realistico uno scenario futuro che preveda una fusione o un’acquisizione per FCA. Al momento, in ogni caso, secondo gli analisti non ci sarebbe alcun evento imminente all’orizzonte e, quindi, per i prossimi mesi non dovrebbero esserci sostanziali novità in merito a quest’argomento.
Il report complessivo di Mediobanca sui risultati della prima trimestrale di FCA è, come ampiamente previsto, negativo. Il gruppo dovrebbe registrare una prima parte di anno “debole” per via di risultati commerciali contenuti e per i nuovi investimenti necessari per ammodernare, finalmente, l’offerta di prodotti con cui l’azienda si presenta sul mercato.
Per ora, in conclusione, non ci resta che attendere il prossimo 3 maggio, giorno scelto da FCA per la presentazione dei dati della prima trimestrale del 2019. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.