Crisi senza fine per Antonio Giovinazzi. Stamattina ha sostanzialmente vanificato due sessioni di prova libere per l’incidente alla sospensione e al cambio, pertanto salterà la sessione del pomeriggio. Iniziata la stagione in malo modo, il driver pugliese è alla ricerca dei primi punti, ma non dimostra continuità nell’intero week-end, un po’ perché bersagliato dalla sfortuna e un po’ per errori gratuiti.
Formula 1, Gran Premio del Canada: Antonio Giovinazzi compromette le libere
“E’ stata una giornata difficile per noi, non abbiamo completato molti giri – ha dichiarato un frustrato Giovinazzi –. Durante le Libere 1 sono andato troppo sul cordolo interno alla chicane della curva 8 e questo mi ha spinto fino al muretto: ho perso l’auto in uscita e ho leggermente toccato, ma abbastanza da fare dei danni. Le Libere 2 le ho praticamente perse, dato che siamo scesi in pista solo per controllare la macchina. Avremo tanto lavoro da fare stasera”.
L’impatto di Antonio Giovinazzi in Formula 1 continua a rivelarsi deludente. Dopo i primi sei Gran Premi, l’italiano è il solo pilota a non aver conquistato punti, eccetto le due Williams. In certi frangenti la dea bendata gli ha voltato le spalle, come a Baku, dove è stato obbligato a partire dal fondo nonostante si fosse qualificato per la prima volta in carriera alla Q3. Eppure è palese che non stia rispettando le previsioni iniziali.
Fiducia incrollabile
Alla vigilia del GP del Canada Antonio Giovinazzi aveva evidenziato come per lui fosse solo una questione di tempo e che i risultati sarebbero arrivati. E dunque non riteneva il posto all’interno del team in discussione.
“Non sono preoccupato, sei gare sono troppo poche per dimostrare il proprio valore. Io per ora cerco di fare bene il mio lavoro e poi vedremo”, aveva asserito Antonio Giovinazzi. Dopodiché, aveva tirato fuori l’orgoglio, ricordando a tutti che la monoposto in Formula 1 se l’è guadagnata dando fondo a ogni energia nell’ultimo triennio: nulla gli è stato regalato grazie a un cognome illustre o al papà miliardario.
“Io ho fiducia nel team e il team ha fiducia in me. Io sono qui non perché sono il figlio di qualcuno o perché porto un sacco di soldi. Sono qui perché ho fatto un buon lavoro in GP2 e negli ultimi tre anni con la Ferrari. Ho solo bisogno di avere un po’ di fortuna, di riuscire ad avere un fine settimana lineare e quando la macchina ci sarà ed io pure, sono convinto che otterremo un ottimo risultato”.
In prossimità di Montreal, Antonio Giovinazzi si era, infine, detto fiducioso: “L’ho studiata al simulatore, mi pare divertente, impegnativa con tutte quelle chicane. Dovrò sfruttare al massimo le tre sessioni di prove libere”.