Negli ultimi mesi abbiamo visto come il motore diesel è stato ripulito diventando sempre più rispettoso dell’ambiente e a conti fatti è ancora il carburante più efficiente. Nelle tecnologie diesel, Bosch è azienda leader indiscussa e continua a difendere tale carburante mettendo in guardia gli utenti dalle auto elettriche.
Durante la conferenza sul bilancio 2018, Bosch Italia ha parlato del suo volume d’affari complessivo (pari a 2,5 miliardi di euro), del lancio di prodotti innovativi come Call4U (dispositivo per la chiamata automatica in situazioni di emergenza ideato per le auto vecchie) e di servizi riguardanti la mobilità intelligente (es. l’app per il car pooling SPLT).
Bosch: l’azienda tedesca sostiene che l’elettrico è ancora immaturo
Nel corso della stessa conferenza, Bosch Italia ha parlato della campagna fatta in tutto il mondo che penalizza pesantemente i motori diesel, dove proprio l’azienda è in prima linea e dove ha attuato nel corso degli ultimi anni diversi investimenti per il suo sviluppo.
Gerhard Dambach, amministratore delegato di Bosch Italia, ha detto: “Perché abbandonare una tecnologia che ha compiuto progressi ecologici enormi, e che soprattutto ha ancora mercato? Per togliere corrente al diesel, questo è decisamente il momento peggiore”.
In merito alla tecnologia elettrica, Dambach afferma: “Difficoltà nella ricarica, pubblica e privata, autonomia ancora insufficiente per i viaggi a lungo raggio, un grado di inquinamento che considerando l’intero ciclo vita di un modello è superiore a quello generato da un’auto a combustione interna. Sicuri, inoltre, che le materie prime per le batterie non esauriscano prima del previsto? Minerali come il litio non sono una risorsa eterna. In Italia non esistono fabbriche di componentistica per auto elettrica: sono a rischio 150 mila posti di lavoro. In Cina e in Scandinavia l’elettrico spopola? Sì, ma in buona parte grazie agli incentivi. Proprio in Cina, non appena lo Stato ha chiuso i rubinetti, il mercato si è fermato”.
I propulsori più recenti implementano dei sistemi di filtraggio avanzati che sono in grado addirittura di far uscire dallo scarico dell’aria con meno particolato e addirittura meno inquinante dell’aria aspirata. Il CEO di Bosch Italia spiega che, a partire dall’omologazione Euro 5, il pm10 del diesel non è più un problema. La stessa cosa vale per le emissioni NOx.
Nel ciclo RDE, i diesel di Bosch riescono a restituire valori anche 10 volte inferiori rispetto a quelli previsti dalla normativa europea. Se ciò non bastasse, sotto alcuni aspetti, il diesel è anche più pulito della benzina (quest’ultimo emette il 15% in più di anidride carbonica) e inoltre le polvere sottili emesse sono ancora più insidiose.
La soluzione per risolvere il problema dell’inquinamento e per permettere al diesel di continuare ad esistere è quella di sostituire i veicoli Euro 0, 1, 2 e 3 in modo da ridurre le emissioni di CO2 del 67%, di NOx del 90% e di pm10 del 96%. Infine, entro il 2020, Bosch prevede di neutralizzare la sua impronta di carbonio continuando a rispettare sempre l’ambiente.