L’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha rivelato che solo il 40,8% degli automobilisti italiani multati dalla Polizia municipale ha pagato la multa. Purtroppo, questa indagine risale al 2017, quindi non abbiamo informazioni riguardanti il 2018.
Paragonando il risultato ottenuto due anni fa con quello del 2007, 10 anni fa era stata raggiunta una percentuale del 59,1%. A fronte dei 2,6 miliardi di euro attesi dai quasi 8000 comuni italiani, soltanto poco più di 1 milione sono entrati nelle casse.
Multe: il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana con la percentuale più alta di multe pagate
Entrando più nello specifico, l’Ufficio studi della CGIA di Mestre riporta le seguenti percentuali di riscossione: 32% al sud, 33% al centro, 45,9% al nord-ovest e 58,9% al nord-est. I comuni con la più alta percentuale di riscossione delle multe inflitte dalla Polizia municipale alle persone per aver violato il codice delle strada, invece, sono Friuli Venezia Giulia (63,4%), Valle d’Aosta (62,6%) e Basilicata (61,7%).
Sono in difficoltà, invece, i seguenti comuni italiani: Lazio (26,3%), Campania (24,3%) e Sicilia (20,3%). La CGIA specifica comunque che le multe potrebbero essere state pagate successivamente utilizzando la rottamazione delle cartelle esattoriali.
Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi, ha detto: “Se rispetto a 10 anni prima l’importo complessivo in euro delle contravvenzioni pagate è salito del 68% è evidente che attraverso l’utilizzo dei rilevatori elettronici di velocità molte amministrazioni comunali hanno fatto cassa, coprendo una parte dei mancati trasferimenti imposti per legge dallo Stato centrale. Detto ciò è utile ricordare, soprattutto ai Sindaci, che gli automobilisti, e in particolar modo i conducenti professionali, non sono dei bancomat”.
Il coordinatore continua dicendo: “Molti enti locali, pertanto, dovrebbero utilizzare gli autovelox o i T-red con maggiore attenzione, tenendo conto delle fasce orarie della giornata che, come si sa, registrano flussi di traffico molto differenziati. Va comunque riconosciuto che il massiccio ricorso ai sistemi di rilevazione della velocità e l’applicazione nelle nuove autovetture di sistemi di sicurezza sempre più sofisticati hanno ridotto drasticamente il numero di feriti e di morti sulle nostre strade”.