Dalle proprie ceneri risorge, dopo 70 anni, Isotta Fraschini, con due nuovi stabilimenti nel Modenese e nel Bolognese (non ci sono ulteriori dettagli) e rinnovate ambizioni, infatti ideerà e costruirà auto elettriche “intelligenti” ad altissime prestazioni. Il marchio nacque a Milano nel 1900, per volere di Cesare Isotta e dei fratelli Fraschini, Oreste, Antonio e Vincenzo. In un primo momento eseguiva riparazioni, manutenzioni e vendeva prevalentemente modelli Renault, quindi raggiunse l’indipendenza e realizzò bolidi lussuosi, mai visti prima.
Isotta Fraschini: fine a una lunga attesa
Secondo quanto riporta QN nel numero in edicola venerdì 5 luglio, con Isotta Fraschini ci saranno venti nuove occupazioni lavorative, quindici delle quali spettanti ai laureati. Facendo i conti in tasca, richiederà un investimento pari a 4 milioni di euro, tra cui 1,5 milioni versati come contributo regionale.
“Siamo di fronte a realtà imprenditoriali importanti che decidono di potenziare la loro presenza nella nostra regione, o che scelgono di venire qui – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – gruppi che in Emilia-Romagna trovano le condizioni per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto, nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri Atenei e il mondo produttivo”.
Le imprese aderenti “dimostrano anche la validità degli strumenti normativi che mettiamo in campo, a partire dalla legge per promuovere gli investimenti in Emilia-Romagna, che consente procedure definite e tempi certi puntando sulla collaborazione fra istituzioni e imprese. Tutto con l’obiettivo primario di creare nuovi posti di lavoro, qualificati e stabili, contrastando la precarietà ed estendendo i diritti”, conclude Bonaccini.
Lamborghini e Ferrari rilanciano l’economia dell’Emila Romagna
Che Isotta Fraschini riprenda la produzione ne saranno ben lieti appassionati e collezionisti, ma soprattutto ne gioverà il territorio. Difatti, questa manovra rientra nel terzo bando regionale della legge 14/2014, in base alla quale Lamborghini e Ferrari capitaneranno un vasto gruppo industriale, operante nell’automotive, nella meccatronica e nel biomedicale, composto da Bellco, Datalogic, Elettric 80, Eurosets, Fev Italia, Imal, Injenia, Isotta Fraschini, Iungo, Mind, Nier Ingegneria, Qura, System Logistics, Vis Hydraulics e Vrm.
Da qui ai prossimi mesi i due colossi automobilistici investiranno più di 56 milioni di euro, integrando nel personale oltre 500 dipendenti, focalizzati principalmente sulla sostenibilità e l’innovazione tecnologica. In aggiunta, il 13 per cento delle erogazioni totali sarà devoluto alle aree montuose, promuovendone il rilancio. Nel prossimo autunno la Regione renderà disponibile una seconda tranche di 12 milioni di euro per altri insediamenti.