Al Goodwood Festival of Speed 2019 (4-7 luglio) è stato omaggiato l’ex pilota di Formula 1 Michael Schumacher per il suo 50esimo compleanno e per i 25 anni trascorsi dalla vittoria del suo primo titolo in F1 (nel 1994) al volante di una monoposto Benetton.
Nella residenza del Duca di Richmond, nel West Sussex, è stata esposta una ricca collezione di monoposto (e non solo) guidate dal campione pluripremiato nel corso della sua carriera. Gli appassionati hanno potuto ammirare dal vivo le vetture che Schumacher ha usato per conquistare tutti i suoi titoli.
Michael Schumacher: mostra in omaggio al grande pilota di Formula 1 al FoS 2019
In particolare, la mostra ha esposto tutte le monoposto con cui il pilota tedesco vinse i 5 titoli mondiali consecutivi tra il 2000 e il 2004: F1-2000, F2001, F2002, F2003GA e F2004. Oltre alle vetture della Scuderia Ferrari, nella residenza del Duca (dove ogni anno viene organizzato il Festival of Speed), c’erano altri modelli con cui Schumi ha corso durante la sua carriera, fra cui quelle di Jordan, Benetton e Mercedes.
Alla mostra dedicata c’erano pure la Van Diemen Formula Ford RF88 (guidata nella stagione del 1988 dove chiuse il campionato tedesco Formula Ford in sesta posizione), la Mercedes 190E (guidata nel DTM 1991 per 4 gare) e la Mercedes C11 Gruppo C Sport Prototipi (dove Michael Schumacher vinse la 480 Chilometri di Città del Messico 1990 assieme a Jochen Mass).
Vi ricordiamo che il più vincente campione di Formula 1 è stato in coma farmacologico per via di un grave incidente durante una discesa con gli scii sulla pista di Méribel (in Francia). Qui cadde e batte violentemente la testa contro una roccia esattamente il 29 dicembre 2013.
Per fortuna il 16 giugno 2014, Sabine Kehm – portavoce e manager di Schumi – dichiara che l’ex pilota ha lasciato l’ospedale per recarsi presso una clinica privata dove ha iniziato un percorso riabilitativo.
Il 9 settembre dello stesso anno, Michael Schumacher è stato dimesso dall’ospedale per proseguire la riabilitazione a casa, a Gland (in Svizzera). Da allora, la famiglia del pilota tedesco ha mantenuto il silenzio sulle sue condizioni di salute.