L’Alfa Romeo Giulia è uno dei simboli della crisi di vendite di Alfa Romeo in questi ultimi mesi. La berlina, il cui debutto sul mercato ha segnato l’avvio del piano di “rinascita” di Alfa Romeo (attualmente in pausa ed in attesa di capire se effettivamente il lancio del Tonale sia stato rimandato), sta vivendo un periodo decisamente difficile in Italia ed in Europa.
Anche negli USA la situazione non è positiva ma i numeri sono decisamente migliori. Al termine de primo semestre del 2019, infatti, Alfa Romeo ha venduto un totale di 4.346 unità di Giulia negli Stati Uniti con un calo percentuale del 32% rispetto al primo semestre del 2018, quando il totale di Giulia consegnate negli Stati Uniti fu superiore alle 6 mila unità.
A pesare sui risultati ottenuti dall’Alfa Romeo Giulia negli USA non è solo la crisi del marchio italiano ma anche la crisi generale che sta attraversando l’intero segmento di mercato della Giulia che, in Italia, chiamiamo “segmento D”. Sia le berline che le coupé del segmento di mercato della Giulia stanno facendo registrare un calo di vendita generalizzato.
I clienti americani che interessati ad acquistare un nuovo modello nella fascia di prezzo della Giulia preferiscono i SUV e sono sempre meno attratti dalle tradizionali “sedan” o anche dalle coupé sportive, una tipologia di veicolo che, al momento e probabilmente ancora per diversi anni, manca completamente dalla gamma Alfa Romeo.
Le rivali dell’Alfa Romeo Giulia negli USA registrano quasi tutte un forte calo di vendite
A guidare il segmento di mercato dell’Alfa Romeo Giulia negli USA è la Mercedes Classe C che ha registrato, al termine del primo semestre del 2019, un totale di 27,337 unità vendute con un calo percentuale del 7.8% rispetto ai dati raccolti nel corso del primo semestre del 2019. Ricordiamo che la gamma della Classe C comprende, oltre alla berlina, anche le versioni Coupé e Cabrio.
Da segnalare, invece, le 21,158 unità vendute di BMW Serie 3 che registra un calo del 12.5% nonostante il debutto della nuova generazione avvenuto sul finire dello scorso anno. A completare le vendite di BMW nel segmento c’è la Serie 4 che si ferma a 11,694 unità vendute con un calo del 26% rispetto ai risultati ottenuti nel corso del primo semestre dello scorso anno.
La triade tedesca si completa con Audi che deve fare i conti con un vero e proprio tracollo dell’Audi A4, ferma a 12,154 unità vendute nel primo semestre negli USA ed in calo del 33% rispetto ai risultati ottenuti nell’anno precedente. La casa dei quattro anelli è presente sul mercato americano anche con l’A5 che si ferma a 11,574 unità, registrando un calo percentuale del 15% rispetto ai risultati ottenuti nel primo semestre dello scorso anno.
Tra le rivali nipponiche dell’Alfa Romeo Giulia bisogna segnalare anche il forte calo di vendite per l‘Infiniti Q50, che si ferma a 14,337 unità vendute nel semestre con un calo percentuale del 25% rispetto ai dati raccolti nello stesso periodo dello scorso anno. In difficoltà anche la Lexus IS che chiude il semestre con un totale di 8,362 unità vendute ed un calo percentuale del 26% rispetto ai dati dello scorso anno. In calo anche l’Acura TLX che, con appena 13,172 unità vendute nel semestre, registra un calo percentuale del 22%.
In contro-tendenza rispetto al resto del mercato è la Volvo 60 series che, sfruttando anche il fatto di essere la prima Volvo prodotta negli USA (la produzione della nuova generazione è iniziata sul finire nel 2018 nello stabilimento di Ridgeville, South Carolina), sta raccogliendo risultati di vendita decisamente positivi con un totale di 8,974 unità distribuite ed una crescita percentuale del +39% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A chiudere il segmento c’è la Jaguar XE che, dopo un 2018 decisamente negativo (chiuso con un calo di vendite del 49%), registra un primo semestre del 2019 con un totale di 2,408 unità vendute ed un calo percentuale del 9.6% rispetto ai risultati ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno.
Pur registrando uno dei peggiori risultati, sia in termini di volumi di vendita complessivi che di calo percentuale rispetto allo scorso anno, l’Alfa Romeo Giulia è comunque in buona compagnia con tutte le principali rivali che stanno facendo registrare risultati negativi sul mercato degli Stati Uniti. E’ chiaro, in ogni caso, che Alfa Romeo dovrebbe comunque tentare di “fare qualcosa” per sostenere le vendite di Giulia negli USA.
La berlina dovrebbe ricevere, nel corso dei prossimi mesi o più probabilmente nel 2020, un aggiornamento “di metà carriera” in grado di rinnovare la dotazione di serie (in particolare a livello tecnologico) e di introdurre l’attesa versione ibrida che potrebbe dare un contributo importante alla crescita delle vendite su scala internazionale.
Il lancio di una versione coupé, tutt’altro che imminente nonostante i rumors dello scorso anno, potrebbe rappresentare un’aggiunta positiva alla gamma Alfa Romeo, in particolare negli USA, dove modelli di questo tipo ottengono volumi di vendita significativi. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati alle vendite di Alfa Romeo ed alle novità in arrivo per la Giulia.