Il prossimo Salone dell’auto di Torino Parco Valentino si terrà a Milano dopo 5 edizioni a Torino, dove l’evento è nato. Anche se la decisione è stata ormai presa, la Regione Piemonte prova con un ultimo tentativo per cercare di far restare l’evento nel capoluogo piemontese.
Secondo quanto riportato da La Stampa, la maggioranza del consiglio regionale ha approvato una mozione per concedere, agli organizzatori del Parco Valentino, l’uso della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Si tratta di una residenza patrimonio dell’Unesco voluta dai Savoia e costruita fra il 1729 e il 1733.
Parco Valentino 2020: Torino ha ancora una speranza
La struttura si trova all’interno di un grande parco e somiglia parecchio a quella usata fino ad ora per ospitare il Salone. Oltre a questo la Palazzina si trova a circa 10 km dal centro di Torino, quindi sostanzialmente non cambierebbe nulla. La Fondazione Ordine Mauriziano, i proprietari della struttura, hanno già dato il loro consenso di un eventuale svolgimento all’interno del Salone di Torino Parco Valentino 2020.
A questo punto, la proposta dovrà essere valutata da Andrea Levy, l’organizzatore del famoso evento, che quest’anno ha visto la partecipazione di ben 700.000 visitatori. Durante l’annuncio dello spostamento a Milano, Levy ha ringraziato la città di Torino per aver collaborato attivamente in questi 5 anni alla creazione di un evento di successo.
Egli ha affermato più nel dettaglio: “Seguendo la nostra vocazione innovativa, abbiamo scelto per il 2020 di organizzare la 6a edizione in Lombardia in collaborazione con ACI. Sarà un grande evento internazionale, all’aperto e con una spettacolare inaugurazione dinamica a Milano nella giornata di mercoledì 10 giugno 2020. Ringraziamo la Città di Torino per aver collaborato in questi 5 anni alla creazione di un evento di grande successo, capace di accendere sulla città i riflettori internazionali”.
Secondo quanto riportato, l’organizzatore del Parco Valentino avrebbe deciso di spostare l’evento nel capoluogo lombardo in seguito ad alcune discussioni avute con la giunta comunale di Torino, guidata dal Movimento 5 Stelle. Non ci resta che attendere i prossimi giorni per scoprire come andrà a finire.