L’aumento dell’IVA sarà la prima incombenza del nuovo governo nel caso in cui si andasse al voto oppure in caso di un esecutivo di transizione. L’attuale governo dovrà fare il modo di fermare gli aumenti delle aliquote IVA (22% come aliquota base e 10% sui prodotti alimentari) che scatteranno a partire dal 1 gennaio 2020.
Insomma, l’aumento dell’IVA colpirebbe diversi prodotti che utilizziamo quotidianamente e inoltre, se scattassero le clausole di salvaguardia (vincolo che l’Italia ha con l’Unione Europea e che prevede un aumento delle aliquote IVA qualora non venissero reperite le risorse necessarie per la loro sterilizzazione), ogni famiglia subirebbe un danno di circa 1200 euro da pagare in più nel biennio 2020-2021.
Prezzi carburante: l’aumento dell’IVA porterà a un incremento del costo
Il Codacons precisa anche che le clausole prevedono aumenti pure sui prezzi del carburante, con un gettito stimato dalla Legge di bilancio pari a 400 milioni di euro all’anno.
Carlo Renzi, presidente di Codacons, ha detto: “I rincari dei listini in caso di ritocco dell’IVA toccheranno ogni aspetto della nostra vita. Costerà di più svegliarsi e fare colazione al bar o in casa, ma anche lavarsi il viso e i denti, prendere la macchina per andare a lavoro, mangiare un tramezzino al bar, andare dal parrucchiere o portare un abito in tintoria, pagare le bollette o trascorrere una serata al cinema o in pizzeria”.