Incombono nuove minacce per la classe automobilistica. L’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ente amministrativo indipendente vigilante sul mercato assicurativo italiano, denuncia 9 portali Rc Auto non in regola, puntualizzando che le polizze sottoposte alla clientela tramite i suddetti siti sono fasulle e, di conseguenza, non possiedono valore legale. Si tratta di www.assicuralarca.it, www.assicurazionimontella.com, www.assicuraveloce.it, www.clickandgo.online, www.deltabroker.net, www.kingassicura.com, www.polizzasicura.org, www.prontoassicurazioni.eu, www.vettiassicura.ii. I fatti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.
Il consiglio è di adottare gli opportuni accorgimenti nella valutazione di offerte via telefono (WhatsApp compresa) e internet, soprattutto se dalla durata temporanea. Per evitare di cadere nella trappola, si raccomanda di verificare, prima del pagamento del premio, che i documenti siano correlati a imprese e soggetti a norma in Italia, consultando, sul sito www.ivass.it, il RUI (Registro unico degli intermediari assicurativi) e l’Elenco annesso agli intermediari operanti nell’UE.
Rc Auto: il comunicato dell’Ivass
“Nel sito www.assicurafacile.net sono indicati i dati identificativi di un broker regolarmente iscritto al Registro Unico degli Intermediari – RUI, tenuto dall’IVASS, ma del tutto estraneo alle attività svolte tramite il sito in questione. L’intermediario ha segnalato i fatti all’Autorità Giudiziaria – si apprende sul sito ufficiale dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni -. L’IVASS raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea.
In particolare, l’IVASS consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it:
- gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la r. c. auto, italiane ed estere)
- il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
- l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione;
L’IVASS sottolinea, in particolare, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati.
I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center Consumatori dell’IVASS al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 14.30.
I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare:
a) i dati identificativi dell’intermediario;
b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta
elettronica certificata;
c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e
riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.
I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte.
Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.
Si invitano gli Organi di informazione a dare la massima diffusione al presente comunicato nell’interesse degli utenti”.
Giornata dell’Educazione Assicurativa
Per evitare problemi di sorta è fondamentale prepararsi adeguatamente. Ecco perché, in data 9 ottobre 2019, l’Ivass ha celebrato la Giornata dell’Educazione Assicurativa. Tra gli ospiti, non poteva mancare il presidente dell’associazione, Fabio Panetta, che ha raccontato:
“Perché una giornata dedicata all’Educazione assicurativa?
Al benessere economico di un Paese contribuisce la preparazione finanziaria, assicurativa e previdenziale dei cittadini, necessaria per favorire comportamenti virtuosi e scelte consapevoli ed equilibrate per il futuro.
In Italia la cultura assicurativa va rafforzata al fine di ridurre il ritardo che ancora ci distanzia dagli altri Paesi. Negli ultimi anni gli interventi formativi a livello nazionale si sono intensificati, grazie soprattutto all’impulso impresso dalla Strategia nazionale a cura del Comitato Edufin. Ma è indispensabile il concorso di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, regolatori, imprese, consumatori e media.
È progressivamente aumentata l’esigenza di compiere scelte oculate di risparmio, di protezione, di previdenza; è anche cresciuta la complessità delle scelte, in un contesto che vede i cittadini di fronte a bisogni crescenti di copertura dei rischi, a un’offerta variegata di prodotti, a forme di distribuzione in continua evoluzione, anche per effetto delle nuove tecnologie.
Scelte non accurate per insufficiente consapevolezza ovvero, in alcuni casi, per effetto di false informazioni e, in altri casi, di vere e proprie truffe possono determinare risultati gravemente dannosi.
La Giornata dell’Educazione assicurativa che oggi inauguriamo ha l’obiettivo di stimolare l’attenzione alla cultura assicurativa e di sensibilizzare gli operatori del settore verso la formazione, al fine di accompagnare i cittadini nella definizione di un progetto di vita equilibrato, anche dal punto di vista della gestione dei rischi.
L’iniziativa che oggi si avvia costituirà un appuntamento ricorrente di confronto nella cornice istituzionale del Mese dell’Educazione finanziaria, per conferire agli interventi formativi una visione strategica, in una logica coordinata e di lungo periodo.
Essa trova ispirazione in precedenti di successo tra cui la Giornata del risparmio, lanciata nel 1925 con la finalità di proporre il risparmio tra i valori della nostra società, sottolineando l’importanza di un uso oculato e lungimirante della ricchezza, a livello sia individuale sia sociale.
L’obiettivo è ambizioso, ed è volto a rendere i benefici dell’educazione assicurativa duraturi nel tempo.
Oggi partiamo da una situazione di scarsa dimestichezza con il concetto di “rischio” inteso come possibilità che si verifi chi un evento incerto e futuro e su come ci si possa proteggere mediante il ricorso a strumenti assicurativi adeguati alle necessità attuali e future.
Mi sono diffusamente soffermato su questi temi in un recente intervento, a cui rinvio per una analisi più ampia.
L’Educazione assicurativa: un obiettivo strategico dell’IVASS
L’IVASS ha incluso nel proprio Piano strategico la promozione dell’educazione assicurativa nell’ambito delle iniziative volte a innalzare il livello di protezione del consumatore.
La formazione assicurativa e, più in generale, la diffusione della cultura assicurativa, è uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la tutela del consumatore. Insieme alla qualità e alla trasparenza dei prodotti assicurativi, alla correttezza dei comportamenti degli operatori, essa costituisce un elemento fondamentale per promuovere la fi ducia dei consumatori e per incentivarne scelte razionali.
Più i cittadini sono capaci di comprendere e confrontare i prodotti che vengono loro offerti, più saranno in grado di effettuare scelte consapevoli. Stiamo dedicando un impegno rilevante a questi obiettivi, e soprattutto a come raggiungere fasce sempre più ampie e diverse della popolazione.
Particolarmente complessa è l’attività di sensibilizzazione dei più giovani, i cosiddetti Millennials, che vivono immersi in un contesto caratterizzato da progresso tecnologico, cambiamenti delle dinamiche demografi che, delle aspettative di reddito e del contesto socio economico, con inevitabili riflessi sia sulle esigenze assicurative, siano esse di protezione o di investimento, sia sull’accesso alle prestazioni assicurative.
Formare gli adulti è particolarmente complesso, per l’eterogeneità delle conoscenze di base e delle distorsioni comportamentali che possono ostacolare l’effi cacia del progetto.
Stiamo impostando la nostra attività di diffusione delle conoscenze assicurative di base lungo due direttrici. Da un lato il coinvolgimento di una vasta platea di cittadini nei programmi di formazione; dall’altro l’utilizzo di strumenti sia tradizionali sia innovativi.
Per aumentare la capacità di raggiungere i consumatori di oggi, gli adulti, abbiamo da poco avviato degli incontri mensili rivolti agli operatori delle Associazioni dei consumatori per indirizzarli nella loro attività di orientamento e di informazione sulle tematiche assicurative.
Ma sono le iniziative rivolte ai giovani che devono essere e saranno incrementate perché, come indicato anche dal Comitato nazionale, essi rappresentano “l’investimento per il nostro futuro”.
La diffusione delle competenze fi nanziarie non può più essere demandata esclusivamente ai precetti impartiti dalle famiglie o dalla cerchia degli amici ma richiede specifi ci interventi formativi. L’IVASS aderisce al progetto di formazione in materia economica e fi nanziaria per le scuole realizzato, già da molti anni, dalla Banca d’Italia d’intesa con il MIUR. L’iniziativa ha già riguardato varie città italiane per formare i docenti nella materia assicurativa e diffondere strumenti formativi quali guide e quaderni tematici.
Sono metodi utili ma approcci innovativi possono e devono essere sperimentati. L’esperienza che abbiamo maturato in materia di Tutela del consumatore ci ha spinto a realizzare dei tutorial sotto forma di video-pillole, consultabili on line sul nostro sito, destinati al grande pubblico e riguardanti temi ricavati dalle segnalazioni delle associazioni dei consumatori o dei cittadini.
L’IVASS sta inoltre realizzando un test di conoscenze assicurative analogo a quelli già disponibili per le conoscenze in campo fi nanziario, al fi ne di disporre di informazioni più dettagliate sulle esigenze conoscitive dei cittadini italiani e misurare con cadenza periodica l’effi cacia delle attività formative.
L’impegno dell’IVASS ha dato vita a un nuovo progetto che presentiamo oggi: un quiz interattivo, con fi nalità ludiche, già disponibile nel nostro sito, volto a stimolare la comprensione dei meccanismi base di funzionamento dell’assicurazione e a diffondere la conoscenza di alcune caratteristiche delle polizze più comuni.
Le iniziative dell’IVASS – e più in generale quelle degli operatori assicurativi – da sole non bastano; serve l’impegno sinergico di tutti i soggetti, pubblici e privati, che il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione fi nanziaria ha saputo coinvolgere nella programmazione del Mese dell’educazione fi nanziaria, all’interno del quale si colloca la Giornata odierna.
Rivolgo un sincero augurio di buon lavoro alle istituzioni, fondazioni, associazioni dei consumatori, scuole, università, aziende, ordini professionali, rappresentanti del mondo assicurativo, finanziario e bancario impegnati nella realizzazione delle tantissime iniziative (più di 500 tra seminari, lezioni, laboratori, giochi e spettacoli gratuiti) previste nel Mese dell’educazione finanziaria che si è aperto lo scorso 1° ottobre con la World Investor Week e si concluderà il prossimo 31 ottobre con la Giornata mondiale del risparmio”.
Quando l’incontro stava volgendo alla sua conclusione, è intervenuta Elena Bellizzi, componente del Comitato Edufin:
“Spetta a me il compito di trarre le conclusioni di questa Giornata, ricca di molti spunti che aiuteranno da subito l’IVASS e il Comitato EDUFIN a mettere meglio a fuoco le linee di azione in materia di educazione assicurativa. Oggi abbiamo sentito cosa è l’educazione assicurativa e quali siano le sue specificità. Si tratta di far capire alle persone perché e come proteggersi – attraverso una polizza di assicurazione – dai rischi della vita: rischi di eventi negativi che possono avere ripercussioni sulla nostra persona, sui nostri cari, sulla nostra casa, sul nostro patrimonio.
Abbiamo sentito i dati sul gap di assicurazione nel nostro Paese. Siamo un popolo sottoassicurato: nel 2018 abbiamo speso 117 miliardi di euro in giochi e lotterie e meno di un decimo (17 miliardi) per assicurarci contro i danni (se escludiamo la r.c. auto che è obbligatoria). È stato ricordato nel corso della giornata come ci siano oggi fasce di popolazione che incontrano difficoltà economiche; questo può in parte spiegare lo scarso investimento nelle assicurazioni; ma al tempo stesso alcuni dati sulle risorse disponibili meritano una riflessione: è di pochi giorni fa la notizia che abbiamo raggiunto la soglia di 1.500 miliardi di euro depositati sui conti correnti.
Noi Italiani siamo restii – forse per un certo fatalismo, forse per poca fiducia nel sistema assicurativo, forse semplicemente per scarsa conoscenza – a pagare un prezzo per comprare la nostra tranquillità. Una polizza di assicurazione è un atto di responsabilità verso sé stessi, i propri cari, la società.
Abbiamo sentito oggi dal mondo accademico quali sono le dinamiche sociali e demografiche da tenere in considerazione quando si pianificano iniziative di educazione assicurativa; quali sono le diverse leve da azionare se ci si rivolge agli studenti o agli adulti, se ci si muove nel mondo digitale o in quello fisico, come sia fondamentale scatenare la voglia di imparare.
Abbiamo sentito che le compagnie di assicurazione sono in grado di offrire soluzioni ampie e flessibili e che stanno investendo molto nell’innovazione tecnologica, anche per aumentare – ad esempio attraverso i device che accompagnano alcune polizze e monitorano l’esposizione al rischio – la consapevolezza dei clienti circa i rischi. E ci sono altri attori che giocano un importante ruolo: gli intermediari assicurativi, i professionisti del settore, che sono a diretto contatto con la clientela, pronti ad analizzare i nostri bisogni assicurativi e guidarci nelle scelte.
Abbiamo anche sentito come sia al contempo fondamentale rafforzare la fiducia dei consumatori negli operatori assicurativi: i contratti di assicurazione devono avere un valore economico per i clienti, prezzi equi, essere realmente chiari nell’indicare cosa è coperto e cosa no, per evitare fraintendimenti. I prodotti assicurativi devono rispondere alle esigenze dei clienti non solo nella fase iniziale della vendita, ma anche nel durante.
E soprattutto, nel “momento della verità”, quando la compagnia di assicurazione è chiamata a pagare, i pagamenti devono essere veloci e fluidi.
Collaborare su questi temi con le Associazioni dei consumatori – che sono vicini ai cittadini e hanno il polso della situazione – è essenziale per l’industria assicurativa e per noi Autorità di vigilanza. L’ottimo lavoro svolto dal Forum ANIA-CONSUMATORI con le iniziative di formazione nelle scuole (“Io e i rischi”) dimostra come la sinergia tra l’industria assicurativa e i consumatori possa produrre grandi risultati.
Cosa dal canto nostro come IVASS e come Comitato EDUFIN stiamo facendo in materia di educazione assicurativa?
Oggi è la giornata giusta per presentare due iniziative IVASS – entrambe condivise con i colleghi del Comitato EDUFIN sotto la efficace guida del nostro Direttore, Annamaria Lusardi. Delle due iniziative ha fatto cenno il Presidente Panetta nel suo saluto inziale, io vi darò qualche dettaglio in più. Una iniziativa è più giocosa ed una più seria. (…) L’altra iniziativa, quella più seria. Mentre in ambito finanziario sono ormai collaudati a livello internazionale i test per misurare il grado di alfabetizzazione finanziaria di una popolazione, mancano sistemi di misurazione del grado di alfabetizzazione assicurativa.
Per questo come IVASS, sotto l’egida del Comitato EDUFIN e con il sostegno finanziario ancora una volta del Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo avviato un progetto per la definizione di un test specifico di insurance literacy da somministrare ad un campione di 2.000 persone. È una iniziativa che non ci risulta avere precedenti a livello internazionale e che quindi a tendere – quando sarà ben collaudata e solida – speriamo anche di poter esportare, come Paese, all’estero. Per realizzare e somministrare il test abbiamo indetto una gara pubblica, che si è conclusa da poco. Contiamo di partire nel 2020 e concludere nello stesso anno.
Il test consentirà di rilevare il grado iniziale di alfabetizzazione assicurativa di noi italiani e poi verificare, ripetendolo nel tempo, l’efficacia delle azioni formative poste in campo. È infatti fondamentale, come è stato ricordato questa mattina, disporre di dati che ci consentano di misurare i progressi.
Ricordo infine che grazie ai fondi messi a disposizione dal MISE, stiamo realizzando un progetto di tutorial in modalità video pillola su temi emersi dalle segnalazioni delle Associazioni dei consumatori o dei cittadini pervenute anche al nostro Contact Center Consumatori. Le video pillole sulle Polizze vita dormienti e quello sulle Truffe assicurative on-line sono già pubblicati nel nostro sito, nella sezione dedicata al Consumatore.
Concludo il mio intervento sottolineando che le iniziative di formazione assicurativa avranno un ruolo sempre più determinante accanto all’azione di vigilanza dell’IVASS sulla correttezza della condotta delle imprese di assicurazione e dei distributori. Occorre creare un circolo virtuoso nel quale cittadini più consapevoli possano soddisfare le loro esigenze assicurative all’interno di un mercato trasparente e competitivo.
Ci guida una convinzione: l’impegno dell’IVASS e del Comitato nelle iniziative di educazione assicurativa sarà ripagato da un più alto livello di consapevolezza dei cittadini nel compiere le loro scelte assicurative e definire un progetto di vita equilibrato. Scelte assicurative più oculate e coperture assicurative più ampie equivalgono a vivere una società più sostenibile, una società migliore”.