Per celebrare i primi 70 anni del brand e il forte legame che dal 1949 unisce il fondatore e il capoluogo piemontese, a Torino è stata oggi inaugurata via Carlo Abarth. Come riporta il comunicato ufficiale diramato, hanno partecipato alla cerimonia Roberto Giolito, Head of Fca Heritage, Luca Napolitano, Head of Emea Fiat and Abarth brand, Sergio Rolando, assessore al Bilancio, Programmazione e Toponomastica, Luisa Bernardini, presidente Circoscrizione 2 e Francesco Sicari, presidente del Consiglio Comunale.
Tutti loro hanno svelato al pubblico la targa cittadina che ribattezza il tratto stradale compreso tra corso Orbassano e via Plava. Proprio qui sorge il quartier generale della Casa dello Scorpione e l’Heritage Hub, che accoglie all’interno della propria struttura alcuni dei più importanti veicoli Abarth costruiti nella sua storia. Mentre festeggia i 70 anni d’età ricordando il padre fondatore, ingegnere italo-austriaco che, poco dopo le macerie lasciate dai due conflitti bellici, iniziò, nel 1949, il tutto, l’azienda presenta una limited edition prodotta in appena 1.949 unità. Questa presentazione ha avuto luogo durante gli Abarth Days di Milano, un appuntamento in grado di radunare 5mila appassionati provenienti dall’Europa intera.
Abarth: la prima auto e la collaborazione con la Fiat
Carlo Abarth apre a Torino, con il pilota Guido Scagliarini, la prima sede, la Abarth & C. È l’inizio di una storia gloriosa, tra titoli sportivi, successi industriali, innovativi kit di elaborazione e corse entrate nella storia. La prima vettura costruita si chiama 204 A ed è frutto della collaborazione stretta insieme alla Fiat, infatti deriva da una Fit 1100, modello che scrisse una pagina memorabile nell’automotive italiano: Tazio Nuvolari, a bordo, vinse il 10 aprile 1950 la sua ultima gara, la Palermo-Monte Pellegrino.
Sempre a Torino, il 4 luglio del 1957, viene presentata la Fiat 500. Se ne innamora immediatamente Carlo Abarth, sente che, se apportare determinati accorgimenti, sarebbe potuta diventare eccezionalmente prestazionale. Prendono così vita le prime Fiat-Abarth 595. L’impatto nel motorsport è da brividi, presto brucia le rivali in pista e vince su diversi circuiti. In quello stesso periodo la compagnia sviluppa le celebri “cassette di trasformazione Abarth” per elaborare i “cinquini”.
Intuisce con particolare lungimiranza le potenzialità del technical upgrade e del tuning su vetture di normale produzione. Gli interventi catturano l’interesse istantaneo del grande pubblico, mentre si aprono gli anni Sessanta, un periodo magnifico per Abarth che, per fronteggiare la crescente domanda, assume una decisione di notevole impatto sulle future strategie, sposta cioè l’attività in una nuova fabbrica sita in corso Marche, sempre a Torino. Così oggi, giovedì 24 ottobre 2019, a quarant’anni esatti dalla scomparsa di Carlo Abarth, la città gli dedica una via.
In ricordo dell’uomo dietro al mito: “Un sogno che si avvera”
“Abarth quest’anno festeggia il 70imo anniversario e l’intitolazione di una strada di Torino al suo fondatore Carlo Abarth è sicuramente il miglior modo per chiudere un anno di record e di festeggiamenti”, ha dichiarato Luca Napolitano. “Voglio ringraziare la Città di Torino per questo riconoscimento a colui che ha rivoluzionato il mondo dell’automobile sportiva attraverso intuizioni geniali ed elaborazioni uniche. Anche la nostra community, che attualmente conta oltre 110 mila fan e più di 70 club in Europa, ha voluto partecipare a questo momento storico e così testimoniare l’enorme affetto per il brand, per la sua storia e per il suo fondatore. Tutto ciò mi rende estremamente orgoglioso”.
“L’onore tributato dal Comune di Torino a Carlo Abarth oggi è particolarmente significativo, proprio perché è a Torino – ha continuato Roberto Giolito – che l’austriaco Abarth ha realizzato il suo sogno, immerso in una comunità prolifica e ricca di esperienze nel saper fare automobili. La scelta stessa del sedime stradale intitolato al fondatore della Casa dello Scorpione non è casuale, ed anzi testimonia che i valori e gli ideali del grande patrimonio automobilistico torinese continuano ad animare l’attività della nostra azienda. Ne è prova la presenza, proprio a pochi metri dalla nuova Via Abarth, dell’Heritage Hub, dell’headquarter di Abarth & C e del Design Center Emea di Fca”.
Alla cerimonia ha presenziato Anneliese Abarth, moglie di Carlo: “Sono molto emozionata, è giusto ricordare Carlo qui a Torino. Mi piacerebbe ci fosse che ci fosse anche un museo dedicato a lui, è il mio sogno. Potrebbe essere qui a Torino, e spero si realizzi qui, dove ha vissuto tutta la sua vita”. Tornando agli anni in cui visse in città, la signora Abarth la ricorda “come elegantissima, e venendo da Vienna qui mi sono trovata benissimo”.
Abarth Days
Con lo stesso spirito, celebrativo di grandezza e storia, oltre 5mila fan e più di 3mila vetture Abarth si sono date appuntamento settimane fa per il più grande raduno dello Scorpione. E a loro, fedeli custodi della filosofia di Carlo, il marchio ha regalato l’anteprima mondiale della limited edition Abarth 695. Sulla nuova 695 dedicata al 70esimo anniversario, testato nella galleria del vento di Fiat Chrysler a Orbassano (in provincia di Torino) è introdotto il nuovo spoiler ad assetto variabile, con una superiore stabilità a velocità sostenute e una migliore tenuta nel misto veloce.
Quanto realizzata costituisce una specie di ulteriore tributo sul concetto di performance in capo al fondatore, che travalicava la ricerca di potenza “nuda e pura”, velocità e accelerazioni: puntava nel lanciare soluzioni innovative a 360°. Inoltre, debutta il nuovo alettone posteriore, richiama alle competizioni racing disputate dallo Scorpione con successo negli anni. Lo spoiler può essere configurato manualmente, come capita nelle corse dove i tecnici effettuano ai box una sofisticata regolazione per far sì che il pilota possa modulare il comportamento del mezzo in funzione dello stile di guida e del tracciato. Sulla Abarth 695 70° Anniversario è impostabile in 12 posizioni con un’inclinazione da 0° a 60°.
Elementi di design legati alla storia
L’alettone incrementa il carico aerodinamico fino a 42 kg in quella maggiormente inclinata, ad una velocità di 200 km/h. Per esempio, lungo il curvone del circuito di Vallelunga, fa sì che sia consentito ridurre di quasi il 40% le correzioni sullo sterzo.
Poi, nel design, il modello a tiratura limitata integra una serie di elementi legati indissolubilmente alla storia iconica del brand come lo scarico Record Monza attivo, per un sound unico, altamente distintivo, l’inedita livrea verde Monza 1958 – chiaro omaggio alla tinta cromatica della prima 500 Abarth che fece registrare quell’anno 6 record internazionali a Monza – e i diversi dettagli in grigio Campovolo.
Della stessa colorazione sono gli sticker a scacchi sul tetto e quello dello Scorpione sul cofano. Nella dotazione di serie anche i cerchi Supersport in lega da 17 pollici da cui spiccano le celebri pinze rosse Brembo.
Abarth 695 70° Anniversario
All’interno, risaltano gli inediti ed esclusivi sedili Sabelt Tricolore, pensati appositamente per la serie speciale, mentre dalla storia nel racing provengono i loghi posti sulla carrozzeria, che utilizzano il classico font e lo scorpione dal look vintage, un tributo ai successi conseguiti in passato da uno dei brand del Made in Italy più celebri al mondo. Nell’abitacolo appare una targhetta numerata per ciascuno dei 1.949 esemplari fabbricati, affinché ogni singolo pezzo sia un’autentica memorabilia, adatta per i collezionisti. La nuova Abarth 695 70° Anniversario è allestita con il motore più potente in listino, il turbo da 1,4 litri che sviluppa una potenza di 180 Cv e 250 Nm di coppia motrice massima a 3mila rpm.
Con alettone settato a 0° permette una velocità di punta di 225 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. Accanto alla 695, la Abarth 595 è prodotta nell’impianto di Fiat Chrysler Automobiles a Tychy, in Polonia. L’ultima versione è la serie speciale Abarth 595 Pista, rivolta agli ammiratori più giovani della Casa.
Grazie alla nuova turbina Garrett, la 595 Pista tocca picchi di performance ancora più elevati, che permette di erogare 165 cavalli, equipaggiata con le sospensioni posteriori Koni, il sistema FSD (Frequency Selective Damping) e l’iconico scarico Record Monza Attivo che ottimizzano gli standard di guida, garantendo una tenuta di strada ottimale, stabilità e maneggevolezza, in totale sicurezza.
Il turbocompressore Garrett esalta, a pari pressione, la temperatura in camera di combustione e consente di avere i 230 Nm di coppia motrice massima a un regime di giri più limitato, 2.250, contestualmente nella parte alta del contagiri viene erogata la potenza. Un sistema che porta benefici in termini di velocità massima, fino a 218 km/h, e migliora la ripresa.
Futuro elettrico
Oggi è stata inaugurata la via dedicata al fondatore Carlo Abarth e i recenti risultati lasciano pensare a un futuro luminoso. Il 2018 ha segnato un record nelle vendite, rammenta Luca Napolitano, con 25mila immatricolazioni, e il 2019 promette di reggere il passo. E nei prossimi anni lo Scorpione potrebbe abbracciare la svolta elettrica, già avviata in altre realtà.
Non esclude la possibilità l’Head of Emea Fiat and Abarth brand, che asserisce: “Il mondo del racing e dei cavalli da qualche tempo si fa pure in versione elettrica, c’è un mercato ed è chiaro che sarà più interessante con lo sviluppo delle infrastrutture”.