Lo stabilimento FCA di Melfi è il sito di produzione italiano ad aver registrato i primi effetti positivi del “Piano Italia” del gruppo. Nel sito lucano, infatti, è quasi pronta a partire la produzione della Jeep Compass per il mercato europeo. A completare le novità in arrivo per lo stabilimento ci sono anche i primi due modelli plug-in hybrid di FCA, la stessa Compass oltre alla Renegade, che verranno venduti anche al di fuori del mercato europeo.
In attesa di capire se FCA realizzerà o meno la 500X plug-in hybrid, un progetto di veloce progettazione in quanto la meccanica da utilizzare sarà la stessa della Renegade, è chiaro che per lo stabilimento di Melfi dal 2020 si registrerà un notevole incremento dei livelli produttivi. Secondo l’azienda, gli investimenti per Melfi saranno sufficienti a raggiungere l’obiettivo della piena occupazione azzerando il ricorso agli ammortizzatori sociali ed ai frequenti stop produttivi di questi mesi.
La Compass e la Renegade ibrida non saranno sufficienti per il futuro di Melfi?
Le sigle sindacali Usb Basilicata Lavoro Privato e Usb di stabilimento non sembrano essere d’accordo con le previsioni positive in merito al futuro dello stabilimento di Melfi. In una nota diffusa agli organi di stampa, infatti, hanno lanciato un appello ad FCA ed a tutti i sindacati sottolineando l’importanza di diffondere dati reali sul futuro dello stabilimento lucano.
Secondo quanto riporta la nota “non basterà un modello in più o una motorizzazione ibrida a far rientrare tutti a lavorare”. In sostanza, la posizione presa da Usb Basilicata Lavoro Privato e Usb di stabilimento è chiara. L’avvio della produzione della Compass e delle nuove ibride di Jeep non sarà sufficiente a garantire il raggiungimento della piena occupazione a Melfi.
Le stime raccolte dalla nota stampa sostengono che la Compass e le varianti ibride non permetteranno di arrivare al 100% dell’occupazione “Se tutto dovesse andare per il meglio la forza lavoro impegnata a Melfi salirà dall’attuale 40% al 70/80%, con un esubero strutturale ( significa che non rientrerà facilmente nel ciclo produttivo per chissà quanto tempo ) del 20/30%”
Si tratta di una guerra di numeri e previsioni che, al momento, non può contare sui dati concreti. Per verificare quale sarà l’impatto sui livelli occupazionali di Melfi dei nuovo progetti di FCA sarà necessario attendere la prossima primavera quando la produzione della Compass e della Renegade ibrida sarà entrata nel vivo. Solo tra pochi mesi, quindi, potremo avere un quadro più chiaro della situazione.
Per quanto riguarda la Compass, nonostante un calo del 13%, le vendite in Europa del SUV sono arrivate a 48 mila unità nel periodo compreso tra gennaio ed agosto. Il debutto della versione ibrida potrebbe garantire un ulteriore crescita delle richieste e, quindi, potrebbe permettere di aumentare i livelli di produzione per Melfi.
In termini di volumi produttivi, la fine della produzione della Fiat Punto ha lasciato un vuoto enorme a Melfi. Staremo a vedere se la Compass e le ibride saranno in grado di offrire allo stabilimento i livelli produttivi di cui ha bisogno. Di certo, oltre al nuovo SUV di Jeep ed alle versioni ibride di Renegade e, forse, della 500X, per il prossimo futuro non è previsto l’avvio di ulteriori progetti per lo stabilimento lucano.
Dalla prossima primavera scopriremo se gli investimenti fatti da FCA saranno o meno sufficienti a colmare i livelli produttivi di Melfi. Continuate a seguirci per saperne di più.