L’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA) ha diffuso nelle scorse ore dei dati molto interessanti che riguardano le vendite delle auto elettriche, ibride, a gas e a idrogeno che rappresentano l’alternativa a benzina e diesel.
In particolare, l’indagine dimostra che le immatricolazioni non seguono un andamento omogeneo negli Stati appartenenti all’Unione Europea. Ad esempio, le vendite delle vetture elettriche sono correlate al tenore di vita: soltanto in quattro nazioni d’Europa, le auto a zero emissioni rappresentano oltre il 2,5% del mercato mentre nella metà degli Stati membri una quota inferiore all’1%.
Auto elettriche: l’ACEA rivela che le immatricolazioni sono parecchio diverse nei vari Stati d’Europa
Facendo un rapido confronto, il rapporto diffuso dall’ACEA rivela che si sono registrate in Lettonia delle vendite di soli 93 esemplari di auto elettriche ed ibride plug-in nel 2018 (0,6% di quota di mercato) contro i 67.504 immatricolati in Germania (2% di quota di mercato).
Dalla stessa indagine emerge anche che la diffusione delle auto 100% elettriche e plug-in hybrid è parecchio bassa nell’Europa centrale e orientale. Ad esempio, il numero di elettriche vendute lo scorso anno in Polonia è pari a zero.
Oltre alle differenze tra est ed ovest, il rapporto dell’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili mette in mostra una grande differenza tra nord e sud. Per esempio, sia l’Italia che la Spagna hanno registrato delle vendite di auto elettriche pari all’1% di quelle totali, nonostante abbiamo di fronte due potenze industriali del Vecchio Continente.
La stessa indagine condotta dall’associazione europea dimostra che le immatricolazioni di vetture a gas avvengono principalmente in Italia e in Germania (74% del totale delle vendite registrate nell’Unione Europea). Per quanto riguarda i veicoli a idrogeno, questi rappresentano una quota bassissima delle immatricolazioni totali sempre in Europa.
In conclusione, il rapporto dell’ACEA dimostra che gli Stati membri dell’UE devono assolutamente adottare una politica di incentivazione diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora per permettere agli automobilisti di passare all’elettrico oppure a un’altra soluzione green.