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Milano car sharing: solo elettrico dal 2024

Lo vuole la Giunta del Comune di Milano: addio a auto a motore termico

Milano car sharing: solo elettrico dal 2024. Questa la decisione della Giunta del Comune di Milano. Le auto in condivisione in Italia nascono infatti all’ombra della Madonnina, sette anni fa circa. Parliamo delle Car2go a benzina, le Smart bianche con cambio automatico; dopodiché, arrivano le Fiat 500 rosse di Enjoy, sempre a motore termico. A seguire, altri car sharing. Sin dall’inizio, c’è qualche dubbio in materia: se l’auto condivisa serve a far scendere il traffico e lo smog in una città sommersa dalle polveri sottili come quella meneghina, ha senso il car sharing con motore termico? 

Milano car sharing: svolta elettrica

La risposta è immediatamente no, ma il car sharing con motore termico è solo un primo passo verso l’auto condivisa elettrica. L’idea di base resta quella, davvero valida: ti iscrivi a una piattaforma online, fornisci i tuoi dati personali e quelli della tua carta di credito; poi prendi a noleggio lampo, per pochi minuti, la vettura prelevandola in un punto qualsiasi della città; la usi, infine paghi in base ai minuti di utilizzo. Più guidi, più paghi. Conta il tempo, non i chilometri. I veicoli entrano liberamente in Area C e parcheggiano gratuitamente nelle strisce gialle e blu; non si pagano né Rca né bollo né altro. Però, col motore termico, guidando inquini, c’è poco da fare. Ecco il perché della svolta elettrica, sulla scorta di quanto avviene in altre città europee e del mondo. Milano car sharing: solo elettrico dal 2024.

Primo passo: canone più alto

In tutto questo, il Comune di Milano ci guadagna, per mettere le cose in chiaro. Ogni società di car sharing paga un canone di concessione a Palazzo Marino che, con la mobilità delle auto, crea un business notevole, al quale contribuiscono i ticket di ben 5 euro accedere nel’Area C, le multe per chi non paga l’Area C ma entra ugualmente, più le multe per i numerosissimi autovelox sparsi sul territorio urbano. Anche in zone con limiti così bassi da essere molto discutibili. Per accelerare in tema di elettrico, nel 2022 il canone di concessione per le società di car sharing che forniscono una flotta di auto con motore termico si alza: è di 100 euro a veicolo, diverrà di 120 euro. Nel 2024, fine della storia: solo vetture elettriche.

Car sharing Milano: qual è oggi la situazione

Attualmente, a Milano quattro società sono attive nel car sharing e in totale la flotta vede 3000 vetture in circolazione. Di queste, 2200 macchine sono di Enjoy, Car2Go e DriveNow (BMW e Mini). Le prime due solo con motore termico; i bavaresi quasi, visto che hanno 20 BMW i3 elettriche al 100%. Però, è in previsione la fusione fra Car2Go e DriveNow a favore del nuovo brand ShareNow. In funzione di una Milano car sharing col solo elettrico dal 2024. Oggi, la sola cinese Sharen’go (le automobiline gialle) ha già una flotta di 800 piccoli mezzi del tutto elettrici. Poi esistono E-Vai, ReFeel.

Elettrico: servono colonnine

Chiaramente, tutte le società di car sharing si adeguano ai voleri del Comune. Legittima tuttavia la loro richiesta: servono più infrastrutture, ossia colonnine di ricarica. Con diversi requisiti: tutte funzionanti, con gli spazi per la ricarica libera e quindi agenti di Polizia municipale pronti a dare le multe a chi sosta illecitamente. Stazioni di ricarica anche veloce, per far sì che le auto siano sempre attive, con noleggi lampo soddisfacenti per la clientela. E una distribuzione omogenea sul territorio. 

Centro e periferie in car sharing

Centro e periferie della città di Milano dovranno avere lo stesso trattamento in materia di car sharing. L’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, parla di arcipelago di colonnine nella Città Metropolitana. E ovunque, sarà necessaria la massima attenzione contro i possibili danneggiamenti sia delle vetture elettriche sia delle colonnine di ricarica: lotta dura contro i vandali. In teoria, il pendolare al mattino potrà usare un mezzo di trasporto, arrivare alla stazione di ricarica, prelevare l’auto elettrica, circolare per Milano; e così all’incontrario, la sera, quando deve tornare a casa.

Non solo auto

In parallelo, Milano incentiva lo sviluppo della mobilità elettrica e condivisa. Il Comune ha pubblicato sul sito tre bandi che consentono ai gestori di flotte di veicoli in micromobilità elettrica, scooter e biciclette a flusso libero di attivare il servizio. Così da mettere a disposizione dei cittadini nuove flotte condivise sul territorio di Milano. Da una parte, ci sarà lo sharing di veicoli elettrici innovativi come monopattini, hoverboard, segway, monowheel. Dall’altra, potenziamento delle flotte di biciclette meccaniche e elettriche a pedalata assistita a flusso libero e gli scooter elettrici.