Lo scorso 17 ottobre Kimi Raikkonen ha compiuto esattamente 40 anni. L’attuale pilota dell’Alfa Romeo Racing è tra i più amati della Formula 1 moderna, nonostante il suo temperamento freddo che gli è valso l’appellativo di Iceman. È bello vedere oggi l’uomo di ghiaccio guidare la carica dei veterani del Circus, in un periodo storico nel quale la metà dello schieramento conta 25 anni o anche meno. Lando Norris aveva soltanto 15 mesi quando Raikkonen approdava in Formula 1, nel marzo del 2001 su quella Sauber che oggi è diventata Alfa Romeo.
Si stupisce Kimi Raikkonen a pensare che non avrebbe mai creduto a chiunque gli avesse detto che avrebbe continuato a correre in Formula 1, a 40 anni. È uno che può anche perdere la memoria per settimane “ero talmente ubriaco che non mi ricordavo nulla per due settimane”, ha detto all’interno del suo libro. E non c’è da stupirsi se Raikkonen nel 2001 pensava soltanto di fare una o due stagioni “non mi aspettavo di correre così a lungo, ma finché seno di poter correre a questo livello continuerò a farlo”.
Ora che sono passati diciotto anni e mezzo, Kimi Raikkonen è ancora una figura centrale nel panorama automobilistico mondiale.
L’amore per le corse alla base di tutto
Sebbene possa sembrare uno che si sia guadagnato da vivere guidando (puntando quindi a qualcosa su cui si sa di poter fare bene), Raikkonen è stato sempre guidato dall’amore per le corse. Tutto quello che invece fa da contorno è un vero e proprio anatema per il finlandese. Delle interviste e dei rapporti con i media Iceman non è mai stato un grande estimatore. Sono ormai storiche le sue mezze frasi borbottate, le risposte monosillabiche e simili. Sono i tratti di un carattere che lo ha reso unico in questa Formula 1 dei giorni nostri.
Ci hanno pensato i due figli Robin (4 anni) e Rianna (2 anni) a renderlo diverso, più tranquillo e sereno, aprendo una prospettiva nuova nella sua vita. Sebbene non avrebbe mai sospettato di diventare il padre amorevole che è. “Se fossi ancora solo, la vita sarebbe molto diversa” ha detto riferendosi proprio a questa nuova condizione, “le corse richiedono molto tempo, ma sono solo corse, non sono mai state la cosa più importante della mia vita”. Oggi che Robin ha iniziato con i kart, Kimi si sente pure un po’ preoccupato ma dice che “è una cosa normale”.
Oggi Raikkonen, a 40 anni di età, corre ancora in Formula 1. E i tempi non sono ancora maturi per pensare al ritiro, visto che il contratto con Alfa Romeo Racing proseguirà fino al 2020. Oggi Raikkonen è un pilota d’altri tempi, il terzo pilota in assoluto ad aver raggiunto il numero più alto di partenze (311). Ha vinto 21 volte, è partito 18 volte primo, ha totalizzato 46 giri veloci e un titolo mondiale con la Ferrari nel 2007 alla sua prima stagione con la Scuderia di Maranello.
Non c’è da stupirsi più di tanto, Kimi Raikkonen è uno che ci sa fare. Uno che ha talento e schiena dritta.