Auto aziendali: scende in campo il premier Giuseppe Conte. Che dice di voler cambiare la bozza della manovra per il 2020. Ora, la tassa è pesantissima, nei desideri di chi ha scritto la prima versione del progetto. Che ha scatenato polemiche a non finire. Per questo, il presidente del Consiglio pensa a mettere una pezza.
Cosa ha detto
Il governo, in particolare il Mef, sta lavorando di suo per rendere ancor più sostenibili quei due interventi: lo ha affermato Conte al Fatto Quotidiano. Il riferimento è alle tasse su auto aziendali e plastica.
Confindustria molto dura
Nel frattempo, il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, durante l’audizione sulla manovra alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha lanciato l’allarme. L’innalzamento della tassazione sulle auto aziendali rappresenta una vera e propria stangata per circa due milioni di lavoratori, ha detto. Oltre a incidere su un settore economico, quello dell’automotive, già penalizzato su altri fronti.
Tasse auto aziendali: qual è l’auspicio
Confindustria si augura che il dibattito parlamentare possa risolvere le criticità evidenziate. E porre almeno le premesse di una incisiva azione di rilancio. È una contraddizione, spiega l’associazione degli industriali, prevedere l’avvio di un percorso di riduzione del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori e il contestuale innalzamento della tassazione sulle auto aziendali. Di fatto, stangando l’auto, si tassa un bene che è già tassato. E lo si fa intervenendo sulla busta paga dei dipendenti e sugli oneri contributivi dei datori di lavoro. Assurdo.