Continua il momento di estrema difficoltà per lo stabilimento FCA di Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Giulietta, tre modelli che, in misura differente, stanno attraversando una fase di forte crisi di vendite iniziata più di un anno fa. Il sito di produzione laziale di FCA sta vivendo un 2019 estremamente difficile e deve fare i conti con un costante ricorso alla cassa integrazione.
Ad oggi, infatti, per Cassino ci sono già stati 94 giorni di cassa integrazione da inizio 2019. A questi ci sono da sommare nuove fermate produttive (già annunciate lo scorso mese di ottobre) per le giornate del 15, 22 e 29 novembre, 2 e 6 dicembre che portano il totale di giorni di CIG a 99. Nel corso delle ultime ore, inoltre, è arrivata la conferma ufficiale in merito ad altri tre giorni di cassa integrazione per Cassino.
La direzione aziendale dello stabilimento ha, infatti, comunicato nuovi stop produttivi per le giornate del 9, 12 e 13 dicembre. Questi nuovi stop, che riguarderanno tutti e tre i modelli Alfa Romeo prodotti a Cassino, viene superato il muro delle 100 giornate di cassa integrazione. Ad oggi, infatti, FCA ha fatto ricorso alla cassa integrazione (quasi sempre per tutte le linee di produzione dello stabilimento laziale) per 102 giorni.
Maxi stop in arrivo a fine 2019
Le difficoltà per lo stabilimento FCA di Cassino non sono ancora finite. Il sito di produzione laziale, infatti, dovrebbe registrare un nuovo stop per le linee delle tre Alfa Romeo nel corso della seconda metà del prossimo mese di dicembre. L’azienda, infatti, dovrebbe annunciare a breve una maxi-chiusura che coinciderà con il periodo natalizio.
Lo scorso anno, ricordiamo, Cassino chiuse i battenti per più di tre settimane (quasi quattro settimane la linea della Giulietta) certificando l’inizio di un periodo di crisi che ha generato oltre 100 giorni di cassa integrazione nel corso del 2019. Il ricorso costante alla cassa integrazione ha comportato una notevole riduzione delle buste paga dei dipendenti di Cassino ed una profonda crisi per le aziende dell’indotto.
Sono numerose le piccole e medie aziende collegate direttamente allo stabilimento di Cassino che sono state costrette a ridurre notevolmente la forza lavoro con evidenti ricadute negative sui livelli occupazionali della provincia di Frosinone e, più in generale, su tutta l’economia locale.
Poche novità da Alfa Romeo per Cassino. Lo stabilimento attende il D-SUV Maserati
Il futuro prossimo di Cassino dovrebbe continuare ad essere molto difficile. Alfa Romeo, infatti, non ha in programma grandi novità per i suoi modelli prodotti nello stabilimento laziale. La casa italiana ha appena presentato in Cina le nuove Giulia e Stelvio Model Year 2020 che, rispetto ai modelli attualmente sul mercato possono contare su piccole novità per gli interni che difficilmente avranno un impatto significativo sui livelli di produzione. Solo tra un anno dovrebbe debuttare un più articolato restyling che introdurrà diverse novità per i due modelli che potranno contare anche sulle inedite varianti mild hybrid.
Nel frattempo però l’Alfa Romeo Giulietta è ufficialmente entrata nell’ultima fase della sua carriera. Il nuovo piano industriale di Alfa Romeo, diffuso a fine ottobre in occasione della pubblicazione dei risultati dell’ultima trimestrale di FCA, conferma l’uscita di scena della Giulietta nel corso del 2020. La segmento C della casa italiana sarà sostituita dall’Alfa Romeo Tonale, il C-SUV che sarà prodotto nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Per il futuro di Cassino, invece, si attende il debutto del nuovo Maserati D-SUV, il nuovo entry level del brand del Tridente che è stato confermato ufficialmente da FCA nei mesi scorsi. Il progetto, che utilizzerà la piattaforma dell’Alfa Romeo Stelvio, dovrebbe fare il suo debutto nel corso del 2021 diventando uno degli elementi più importanti della nuova gamma Maserati che registrerà, tra il 2020 ed il 2023, il debutto di 10 novità.
Maggiori dettagli in merito al nuovo Maserati D-SUV e agli aggiornamenti in arrivo per Giulia e Stelvio dovrebbero emergere nel corso delle prossime settimane. Nel frattempo, lo stabilimento di Cassino continuerà a convivere con una forte crisi e con un livello produttivo estremamente ridotto. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.