A partire dal mese prossimo, i costi da sostenere per le pratiche automobilistiche dovrebbero aumentare in seguito all’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione.
In particolare, la procedura del PagoPa potrebbe portare ad un aumento dei costi di circa 10 euro per ogni pratica fatta con il nuovo DUC. Tale aggravo è stato sottolineato da Paolo Colangelo, presidente della CONFARCA (Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici), durante una riunione che si è tenuta a Catania.
Documento Unico di Circolazione: gli italiani potrebbero pagare circa 10 euro in più
Colangelo sostiene che la cifra aggiuntiva andrà a carico dei cittadini italiani. Durante l’incontro con i vari formatori dell’Automobile Club d’Italia (ACI), sono stati esaminati diversi aspetti del Documento Unico di Circolazione che entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 1 gennaio 2020, dopo che l’ufficializzazione è stata rimandata per due anni.
Il sito della Camera afferma che il DUC è stato introdotto per semplificare la parte amministrativa. In particolare, il portale Internet riporta la seguente nota: “La nuova normativa prevede che la carta di circolazione costituisca il Documento Unico di Circolazione dei veicoli e che sia pertanto soppresso il certificato di proprietà. La novità riguarderà gli autoveicoli, i motoveicoli ed i rimorchi sotto le 3,5 tonnellate. Nel documento unico saranno annotati anche i dati relativi a privilegi e ipoteche, a provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo, annotati presso il PRA, nonché i provvedimenti di fermo amministrativo, con modalità anche telematiche“.
Vi ricordiamo che il Documento Unico di Circolazione avrà l’obiettivo di accorpare il certificato di proprietà e il libretto di circolazione in un unico documento. In questo modo, l’automobilista italiano porterà con sé soltanto un foglio contenente tutte le informazioni che oggi troviamo su libretto e certificato.