Lo stabilimento FCA di Mirafiori è al centro del piano di rilancio del gruppo per gli stabilimenti italiani che, come confermato nei giorni scorsi dal responsabile dell’area EMEA di FCA Gorlier, è già partito con oltre il 90% degli investimenti già avviati. Pochi giorni fa, inoltre, è arrivata la notizia di nuove agevolazioni concesse dal Mise a FCA per l’aggiornamento di alcune strutture produttive italiane tra cui c’è anche il sito di Mirafiori.
Il futuro di Mirafiori è legato a doppio filo alla creazione della gamma elettrica di FCA ed, in particolare, al debutto della nuova Fiat 500 Elettrica, la versione a zero emissioni della casa torinese che dovrebbe fare il suo debutto ufficiale in pubblico nel corso dell’edizione 2020 del Salone dell’auto di Ginevra per poi arrivare in concessionaria a partire dal successivo mese di luglio.
Il programma di sviluppo della Fiat 500 Elettrica sembrava procedere in modo corretto e, nelle ultime settimane, abbiamo avuto modo di vedere, in netto anticipo rispetto alle tempistiche ipotizzate in eccedenza, i primi prototipi della nuova city car girare in strada.
Per lo stabilimento di Mirafiori, in ogni caso, la ripresa sarebbe ancora lontana.
Proroga dei contratti di solidarietà in arrivo?
Nel dicembre dello scorso anno venne comunicato il raggiungimento dell’accordo in merito all’avvio di un anno di contratti di solidarietà a Mirafiori, in vista dei lavori di preparazione alla produzione della Fiat 500 Elettrica. Gli ammortizzatori sociali per lo stabilimento torinese termineranno, quindi, sul finire del 2019 ma all’orizzonte c’è la concreta possibilità di una nuova proroga.
L’ipotesi di una proroga è stata al centro di un incontro tra la direzione di FCA e i rappresentati sindacali. Secondo le prime ipotesi, i contratti di solidarietà per lo stabilimento di Mirafiori potrebbero essere prorogati sino al mese di settembre del 2020, aggiungendo quindi ben 9 mesi in più di ammortizzatori sociali rispetto a quanto preventivato nel dicembre del 2018.
La questione dovrebbe trovare una soluzione definitiva il prossimo lunedì 2 dicembre quando si svolgerà un nuovo incontro tra le parti al Ministero del Lavoro. All’inizio della prossima settimana, quindi, potrebbe arrivare la conferma definitiva in merito alla proroga dei contratti di solidarietà per lo stabilimento di Mirafiori che, quindi, rischia di dover posticipare l’avvio effettivo del suo programma di rilancio.
Il lancio della Fiat 500 Elettrica è stato posticipato?
Il gruppo FCA, sino ad oggi, è stato molto vago sulle effettive tempistiche di lancio della nuova Fiat 500 Elettrica, la prima auto a zero emissioni che verrà prodotta in Italia. Il progetto è stato, a più riprese, posto al centro dell’intero piano industriale per gli stabilimenti italiani dell’azienda (il cosiddetto “Piano Italia”). La 500 Elettrica è una delle prime novità in programma per il futuro di FCA e, quindi, l’attesa è molto elevata.
La possibile proroga degli ammortizzatori sociali potrebbe essere legata ad un allungamento dei tempi necessari al completamento della linea di produzione della 500 Elettrica. Secondo quanto dichiarato da Edi Lazzi, segretario provinciale di Fiom Cgil, e da Ugo Bolognesi, responsabile per lo stabilimento torinese di Fiom Cgil, al momento le informazioni sugli obiettivi di produzione della 500 Elettrica sono poche.
“Sui numeri delle persone che saranno occupate a regime e su quello del numero delle vetture che saranno prodotte, la direzione aziendale non ha dato precise indicazioni” I rappresentati sindacali confermano l’aggiornamento e le modifiche alla linea di assemblaggio che, in precedenza, era occupata dall’Alfa Romeo MiTo (fuori produzione dall’estate del 2018) ma sottolineano come, al momento, l’impatto sui livelli occupazioni della nuova 500 Elettrica resta incerto.
Ricordiamo che FCA ha confermato che punta a raggiungere quota 80 mila unità prodotte all’anno di Fiat 500 Elettrica, un target che sarebbe nettamente superiore alle prime stime (che parlavano di meno di 30 mila unità all’anno per la city car elettrica di Fiat).
I sindacati chiedono nuovi investimenti per Mirafiori e Grugliasco
Nel 2020 il polo torinese di FCA entrerà nel tredicesimo anno consecutivo di ricorso agli ammortizzatori sociali confermano una difficoltà enorme di tornare a livelli produttivi sufficienti per garantire i livelli occupazionali. Come confermato dai sindacati, la produzione a Mirafiori e Grugliasco ha toccato un record negativo nel 2019 confermando la profonda crisi dei due stabilimenti torinesi.
Rispetto ai dati di produzione dell’oramai lontanissimo 2006, ad esempio, nel 2019 si registrerà un calo percentuale del 91%, un dato che conferma come i due stabilimenti torinesi stiano affrontando un periodo di crisi profondissima che potrà essere interrotto solo con nuovi investimenti. Secondo quanto dichiarato da Ugo Bolognesi, infatti, per Grugliasco e Mirafiori c’è la necessità di dare inizio a nuovi importanti investimenti per poter rilanciare la produzione e, quindi, garantire i sufficienti livelli occupazionali.
I progetti in arrivo per gli stabilimenti torinesi di FCA
La Fiat 500 Elettrica è, chiaramente, il punto di riferimento dell’intero piano industriale di FCA per gli stabilimenti italiani e, soprattutto considerando gli ambiziosi target di vendita del gruppo, è destinata ad occupare un ruolo di primo piano nell’incremento dei livelli produttivi dello stabilimento di Mirafiori.
Da notare, inoltre, che a Mirafiori dovrebbe entrare in produzione anche la nuova Maserati GranTurismo, la nuova generazione della supercar appena uscita dalle linee produttive di Modena dopo una carriera durata oltre 10 anni. La nuova GranTurismo, secondo il piano industriale di Maserati, potrebbe essere una supercar elettrica. Il lancio è atteso per il 2021 mentre nel 2022 arriverà la GranCabrio di nuova generazione.
Nel frattempo, a Mirafiori è previsto il debutto del restyling del Maserati Levante nel corso del 2020. La versione aggiornata del SUV del marchio del Tridente porterà con sé anche il debutto dell’inedita variante plug-in hybrid, un progetto atteso oramai da diversi anni e che, finalmente, è stato confermato da FCA.
A Grugliasco, invece, è previsto il debutto delle versioni aggiornate di Ghibli e Quattroporte che, come il Levante, avranno una nuova variante plug-in hybrid nel corso del 2020. In futuro, dal 2023, arriverà la nuova generazione della Quattroporte mentre il piano industriale di Maserati non conferma il lancio di una nuova Ghibli. Per lo stabilimento di Grugilasco, inoltre, non è previsto l’arrivo di nuovi modelli oltre i due aggiornamenti in programma per le Maserati.
Il nuovo piano industriale di Maserati, ricordiamo, è stato presentato lo scorso mese di luglio e non dovrebbe registrare sostanziali modifiche a seguito dell’imminente fusione tra FCA e PSA. Il brand del Tridente, infatti, legherà il suo futuro agli stabilimenti torinesi dove si concentrerà buona parte della produzione. Gli unici modelli Maserati che non saranno prodotti tra Grugliasco e Mirafiori saranno la nuova sportiva che debutterà nel 2020 a Modena ed il futuro D-SUV su base Stelvio che sarà realizzato a Cassino, stabilimento che punta tantissimo sul nuovo entry level di Maserati per rilanciarsi.