Danni da buca: è un inferno. Per esempio, la pagina Facebook dell’assessore ai Trasporti di Milano, Marco Granelli, è presa d’assalto. Sono gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti e i pedoni disperati. Per chi ha un veicolo, danni al mezzo dovuti ai crateri e all’asfalto in malore, più lesioni fisiche se c’è un ferito. Per chi va a piedi, richieste di rimborso delle lesioni fisiche. Nel giorni scorsi, gli operai hanno rammendato 1.720 “strappi” di vario tipo. Il 60 per cento in più della media del periodo precedente, quando l’attività era attorno a una media di mille operazioni a settimana. Soldi investiti dal Comune per la riparazione delle buche, ma anche dei marciapiedi, delle sedi tranviarie e dei masselli. Per riparare le buche ci sono nove milioni di euro che sono stati messi a bilancio nel 2019 a favore della manutenzione ordinaria delle strade, con tre imprese che si stanno occupando dei lavori. Ma le piogge eccezionali stanno minando il terreno di tutti i Comuni: tutte le città sono disastrate. Ecco come avere il rimborso da qualsiasi Comune.
1) Danni da buca: primo passo per il rimborso
Il danno può essere causato da buche, macchie d’olio, marciapiedi sconnessi, guardrail non in sicurezza, griglie di tombini rotte o fuori posto, mancanza di segnaletica… Tutto quello che è carente manutenzione. Hai diritto al rimborso se ci sono insidia e trabocchetto. In sostanza, se ti trovi su una strada di apparente normalità. E se riveste le qualità di pericolo occulto, non visibile e non evitabile, secondo la comune diligenza. Hai fatto di tutto per prevenire il danno: guidavi con la massima prudenza.
Danni da buca: chiama le Forze dell’ordine
Subito dopo il sinistro, avverti le autorità: Polizia municipale in città. Le attese possono essere bibliche: aspetta. Nel verbale di sinistro, dev’esserci il rapporto di causalità tra l’accaduto e l’insidia presente sulla carreggiata. Se vai in ospedale o al pronto soccorso, dichiara che l’incidente è avvenuto per l’improvvisa buca, inevitabile.
Buche: fai le foto per avere il risarcimento
Raccogli i dati dei testimoni. Fai le foto con lo smartphone della strada, della bica, dei danni al mezzo. Dimostra insidia e trabocchetto: il cratere non era possibile né prevederlo né evitarlo con l’uso dell’ordinaria diligenza. Dai prova del nesso di causalità tra la cosa (carreggiata, marciapiede) di proprietà del Comune e l’evento dannoso.
Atto di citazione per i danni da buca
Il danneggiato, anche per il tramite del proprio avvocato, deve inviare una lettera al Comune. Che negherà il rimborso: di solito succede così. L’assicurazione del Comune dirà no, in genere. Oppure offrirà poco. Allora serve un atto di citazione. Il Comune viene citato per danni: dovete munirvi per forza di un legale. È una causa di risarcimento per danni prodotti dalla circolazione di veicoli.
Danni da buca: come va a finire
Il Comune (come tutti i Comuni) sostiene che l’automobilista doveva conoscere le disastrose condizioni della strada, anche a causa della pioggia. Quindi, nega il rimborso. Al massimo, il Comune cerca la soluzione stragiudiziale, fuori dalle aule di tribunale: ti propone una rimborso che è grosso modo la metà di quanto chiedi. O accetti o vai fino in fondo. Tieni presente che è una guerra legale senza precedenti fra te e il Comune. Il quale è pieno di spese per la politica, e non ne vuole sapere di rimborsarti, la maggior parte delle volte. Se l’assicurazione paga, poi il costo della polizza per il Comune sale.