Il 2019 si avvicina alla conclusione e, in attesa dell’arrivo dei dati ufficiali e definitivi che saranno rilasciati a gennaio, è già tempo di fare un bilancio preliminare sulla produzione di auto in Italia. Le difficoltà registrare dal gruppo FCA, in particolare in Europa, si rifletteranno in misura significativa sui livelli produttivi degli stabilimenti italiani che, con frequenza sempre crescente, devono fare i conti con un continuo ricorso ad ammortizzatori sociali.
Fim-Cisl ha diffuso, in queste ore, le prime stime sui livelli produttivi degli stabilimenti italiani nel corso del 2019. Come prevedibile, i risultati raccolti in questi mesi sono estremamente negativi e seguono un 2018 che già aveva fatto registrare un brusco stop ai livelli produttivi in tutti i principali stabilimenti di produzione del gruppo FCA del Paese.
Le stime
Secondo i dati raccolti da Fim-Cisl, il 2019 si chiuderà con un totale di circa 830 mila veicoli prodotti negli stabilimenti italiani. Se confermato, questo risultato risulterà decisamente inferiore rispetto ai dati del 2018. Lo scorso anno, infatti, la produzione di auto in Italia raggiunse quota 967 mila unità con un calo del 6.8% rispetto ai risultati del 2017, anno in cui i livelli produttivi si erano fissati al di sopra del milione di unità prodotte.
A pesare, in misura significativa, sul calo della produzione in Italia è lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino, sede di produzione di Giulia, Stelvio e Giulietta, i tre modelli della gamma del marchio italiano che in questo 2019 sta vivendo un periodo di profonda crisi. Ricordiamo, infatti, che il marchio Alfa Romeo ha registrato un calo del 39% in Europa con 30 mila unità vendute in meno (il dato è aggiornato ad ottobre 2019) ed un calo del 27% negli USA (il dato è aggiornato a fine settembre 2019).
A compensare, ma solo in minima parte, il crollo produttivo degli stabilimenti italiani c’è la crescita delle vendite della Fiat Panda prodotta a Pomigliano d’Arco. La city car del marchio italiano è la segmento A più venduta d’Europa e ha fatto registrare consegne in crescita del 15% rispetto ai risultati raccolti lo scorso anno.
L’ultimo mese dell’anno, iniziato da pochi giorni ma senza sostanziali novità per quanto riguarda la gamma di modelli prodotti in Italia, dovrebbe confermare la crisi del settore con gli stabilimenti di produzione di FCA che continueranno a lavorare a ritmi ridotti (in particolare Cassino dove a dicembre sono già programmati diversi giorni di stop produttivo).
I progetti in arrivo nel 2020
In attesa dell’accordo definitivo sulla fusione tra FCA e PSA, gli stabilimenti italiani del gruppo FCA si preparano a vivere un 2020 che sarà caratterizzato, a differenza del 2019, da diverse novità che potrebbero contribuire in misura determinate alla crescita dei livelli produttivi nel corso dei prossimi mesi, con evidenti vantaggi sia per i lavoratori dei vari siti che per l’indotto.
Ricordiamo, infatti, che ad inizio 2020 è atteso il debutto in concessionaria delle nuove Giulia e Stelvio MY 2020. Le nuove versioni dei due modelli Alfa Romeo introducono diverse novità all’abitacolo ed alla tecnologia disponibile a bordo andando a colmare, o quanto a meno a ridurre, il gap con la diretta concorrenza.
Le novità introdotte dalle nuove versioni dei due modelli Alfa Romeo introducono elementi molto richiesti nel settore premium e potrebbero contribuire alla crescita dei livelli produttivi di Cassino grazie ad un possibile incremento degli ordini sia in Europa che in Nord America. Nel frattempo, lo stabilimento laziale dovrebbe registrare nel corso del 2020 la fine della produzione della Giulietta.
Tra le novità in arrivo nei primi mesi del 2020 c’è da segnalare anche il debutto della nuova Fiat Panda mild hybrid, che monterà un motore 1.0 turbo da 70 CV abbinato ad un sistema da 12 V. Il nuovo motore sarà realizzato nello stabilimento di Termoli e verrà utilizzato anche sulla 500 e sulla Lancia Ypsilon (modelli prodotti in Polonia).
Ricordiamo, inoltre, che nel corso della primavera del 2020 partiranno le consegne delle varianti ibride di Jeep Renegade e Jeep Compass, i due modelli che dovranno dare un importante contribuito alla crescita dei livelli produttivi dello stabilimento di Melfi che ha registrato un importante calo dopo la fine della produzione della Punto avvenuta a metà 2018.
Sempre nel corso del 2020 ci saranno importanti novità per Maserati. Il Tridente, infatti, ha in programma il lancio dei restyling di Ghibli, Levante e Quattroporte che potranno, finalmente, contare sulle attese varianti plug-in hybrid di cui si parla oramai da diversi anni. Nel corso del mese di maggio 2020 ci sarà il debutto della nuova sportiva che sarà realizzato nello stabilimento di Modena.
Problemi all’orizzonte per quanto riguarda la Fiat 500 Elettrica. La city car a zero emissioni, attesa al debutto in pubblico al Salone di Ginevra 2020 di marzo, verrà prodotta nello stabilimento di Mirafiori dove il gruppo FCA ha appena ottenuto il prolungamento di un anno dei contratti di solidarietà, un fatto che potrebbe ritardare l’effettivo avvio della produzione della city car.
Ricordiamo, infine, che Alfa Romeo dovrebbe iniziare la produzione dell’Alfa Romeo Tonale nello stabilimento di Pomigliano d’Arco entro la fine del 2020 in vista di un debutto commerciale atteso per il 2021.