Immaginate la scena: carreggiata con due sensi di marcia. Il cartello autovelox in una direzione (da Nord verso Sud), ma lo strumento in automatico senza agenti nell’altra direzione (da Sud verso Nord). L’automobilista viene fotografato per eccesso di velocità. La multa è lecita? No. Lo ha appena ribadito la Cassazione con sentenza 31411/2019. Che conferma quanto già stabilito in passato, rafforzando la posizione di chi guida. E stangando i Comuni che piazzano autovelox solo per fare cassa. Con segnaletica confusa e disordinata: altro che sicurezza stradale.
Cartello autovelox: i diritti di chi guida
La sesta sezione civile della Suprema corte ribadisce i princìpi a tutela del diritto di difesa dei conducenti, come ricorda Gianni D’Agata, dello Sportello dei diritti: deve essere annullato il verbale e nessun punto va decurtato dalla patente di guida per eccesso di velocità se l’autovelox fisso è installato nell’altro senso di marcia. Sono infatti necessarie le segnalazioni dell’apparecchio nella corsia percorsa dall’automobilista. È un diritto conoscere la posizione delle postazioni: no agli agguati utili solo a ripianare i debiti dei Comuni, sommersi dalle spese della politica che ricadono sui cittadini, specie su chi ha un’auto.
Segnale autovelox e autorizzazione del Prefetto
Occhio: poco contano le autorizzazioni del Prefetto sull’installazione dell’autovelox, dice D’Agata. Gli ermellini, respingendo il ricorso presentato dal Comune di Macchia d’Isernia (favolosa località molisana) hanno disatteso la tesi della difesa dell’ente locale che aveva opposto alla decisione di merito le autorizzazioni ricevute dal Prefetto. Nel passaggio chiave delle motivazioni, viene spiegato che l’apposizione del prefabbricato contenente uno strumento per la rilevazione della velocità degli autoveicoli in transito, era stata autorizzata per entrambi i sensi di marcia. Ma veniva realizzata per una sola direzione. Piazzando il prefabbricato di rilevazione in una carreggiata opposta al senso indicato nel provvedimento di autorizzazione. Il Comune di Macchia di Isernia, insomma, ha ritenuto di collocare un semplice prefabbricato considerandolo, e non lo avrebbe potuto fare, operativo per entrambi i sensi di marcia.
La vera sicurezza stradale? Con gli agenti
Se proprio i Comuni vogliono fare sicurezza stradale, è superfluo piazzare autovelox a caso. Servono agenti in carne e ossa della Polizia municipale, che fermino ubriachi e drogati, vera piaga italiana. Senza contare chi viaggia col cellulare in mano, comportamento vietatissimo. Altrimenti, l’Italia sarà in eterno condannata a bucare gli obiettivi dell’Unione europea, che impone il dimezzamento dei morti sulla strada ogni decennio: target non centrato dal nostro Paese né dal 2001 al 2010 né dal 2011 al 2020. Troppi autovelox, troppe telecamere, pochi controlli sulla guida in stato alterato e contro la distrazione da smartphone.