Lo stabilimento FCA di Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Giulietta, sta vivendo un 2019 davvero molto difficile con un livello produttivo ai minimi termini ed il costante ricorso alla cassa integrazione a causa delle scarse richieste, sia in Europa che nei mercati extra europei, dei modelli prodotti nel sito. Nelle scorse settimane, FCA aveva confermato diversi nuovi giorni di cassa integrazione per Cassino che avevano portato a 104 il totale di giornate di stop produttivo per lo stabilimento.
In queste ore, dopo mesi di notizie negative, arriva una piccola notizia positiva. Il recente incremento degli ordini registrato in queste settimane dai modelli Alfa Romeo ha permesso di annullare le giornate di cassa integrazione fissate per il 9 ed il 12 dicembre. In queste due giornate è prevista una produzione regolare per tutti e tre i modelli Alfa Romeo che vengono prodotti nello stabilimento laziale.
Da notare, invece, che restano confermati gli stop produttivi fissati per domani 6 dicembre e per il prossimo 13 dicembre. Confermata anche l’interruzione dei lavori nelle giornate del 20, 23 e 24 dicembre e la chiusura collettiva di fine anno (con ricorso a ferie) per le giornate del 27, 30 e 31 dicembre. A meno di nuovi annullamenti nel corso dei prossimi giorni, lo stabilimento di Cassino supererà quota 100 giorni di cassa integrazione nel corso del 2019.
Il crollo della produzione a Cassino, dovuto alle scarse richieste dei tre modelli Alfa Romeo, è una delle principale cause del crollo della produzione di auto in Italia nel 2019 che, ricordiamo, è stato appena confermato dalle prime stime sindacali diffuse in questi giorni in attesa dell’arrivo dei dati definitivi che, come da tradizione, saranno rilasciati nel corso delle prime settimane del prossimo anno.
Aumento degli ordini: lo Stelvio trascina la produzione a Cassino?
La cancellazione delle due giornate di cassa integrazione è legata, come detto, ad un incremento degli ordini per i modelli Alfa Romeo. A trainare la crescita dei livelli produttivi per Cassino potrebbe essere stato l’Alfa Romeo Stelvio, protagonista di un ottimo mese di novembre in Italia e sempre di più punto di riferimento della gamma del marchio italiano.
Ricordiamo che sarà necessario attendere il prossimo mese di gennaio per scoprire i dati di vendita di Alfa Romeo negli ultimi mesi in Nord America (FCA ha scelti di comunicare i dati su base trimestrale e non più mensile) mentre i dati di vendita in Europa arriveranno tra qualche settimana.
Al momento, l’aumento degli ordini non dovrebbe essere legato alle nuove Giulia e Stelvio MY 2020 che saranno pronte solo per l’inizio del prossimo anno. Le nuove versioni dei due modelli di casa Alfa Romeo potrebbero, in ogni caso, dare un contributo significativo alla crescita della produzione a Cassino durante il 2020, un anno di transizione per lo stabilimento.
Le prime novità per Cassino arriveranno solo nel 2021
Oltre a Giulia e Stelvio MY 2020, per lo stabilimento di Cassino non ci sono sostanziali novità in arrivo nel corso dei prossimi mesi e sarà necessario attendere il 2021 per poter registrare un sostanziale incremento dei livelli di produzione. Tra poco più di un anno, infatti, ci sarà il debutto dei restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio che potranno contare su diverse novità e sul debutto delle attese varianti mild hybrid che andranno a rinnovare una gamma di motorizzazioni che, a conti fatti, non ha registrato novità sin dal lancio dei due modelli.
Sempre nel 2021, inoltre, è atteso il debutto sulle linee di produzione di Cassino del futuro Maserati D-SUV, l’entry level della gamma del Tridente che sarà prodotto sulla stessa base dell’Alfa Romeo Stelvio. Il nuovo D-SUV della casa italiana potrebbe garantire un importante passo in avanti per la produzione a Cassino oltre che per le vendite del marchio Maserati in Europa ed in altri mercati chiave sparsi per il mondo.
Scetticismo per il futuro da lavoratori e sindacati
Nonostante la parziale cancellazione della cassa integrazione per il mese di dicembre, i sindacati continuano a mostrare scetticismo per il futuro prossimo di Cassino e dell’indotto, in fortissima crisi dopo il calo di vendite registrato da Alfa Romeo in questi ultimi mesi. Nella giornata di oggi sono in programma dei sit-in e degli incontri tra i vari rappresentati sindacali per fare il punto sulla situazione dell’area industriale di Cassino.
Da parte della Fismic, invece, c’è fiducia per il futuro di Cassino a partire dal 2021. Secondo il sindacato, infatti, l’alleanza con PSA ” non potrà che migliorare il posizionamento dei marchi Fca nel mercato globale” con evidenti miglioramenti anche per i livelli di produzione. Di certo, in ogni caso, il futuro dello stabilimento laziale e del suo indotto saranno legati a doppio filo alla produzione dei modelli Alfa Romeo e Maserati. Dal successo di questi due brand dipenderà anche il futuro di Cassino.