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Documento Unico di Circolazione: obbligo digitale previsto dal 2020

Dal 1 gennaio 2020 scatterà il quarto step che prevede dei processi digitali per alcune operazioni legate al possesso di veicoli

Documento unico di circolazione

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato qualche giorno fa il passaggio ai processi digitali per alcune operazioni legate alla proprietà di veicoli.

L’ufficializzazione arriva dopo che il MIT ha comunicato a settembre scorso agli operatori, che svolgono le pratiche automobilistiche (es. ACI), di passare alla completa digitalizzazione tramite nuove procedure che affiancheranno l’introduzione del Documento Unico di Circolazione (DUC) prevista per il 1 gennaio 2020.

Documento Unico di Circolazione
Documento Unico di Circolazione, il DUC sarà affiancato da nuove procedure completamente digitali

Documento Unico di Circolazione: nuove procedure porteranno alla completa digitalizzazione

Dal 1 ottobre è scattato il terzo step della sperimentazione dopo il primo avvenuto ad aprile e il secondo a luglio. Questo prevede che tutti gli operatori pubblici e privati debbano fornire solo documenti digitali alla motorizzazione e al PRA. Le uniche documentazioni cartacee ammesse saranno quelle riguardanti le targhe e gli atti per la preventiva verifica di conformità.

Oltre a questo, per gli uffici periferici ACI del PRA è scattato l’obbligo di convalidare entro tre giorni lavorativi tutti i fascicoli in digitale. Il MIT ha specificato comunque che le procedure continueranno ad erogare il certificato di proprietà e la carta di circolazione per tutto il 2019.

Dal 1 gennaio 2020, invece, verrà attuato il quarto step che prevede il rilascio del Documento Unico di Circolazione del veicolo mentre per l’input si dovrà utilizzare il modello di istanza unificata da presentare sia al PRA che alla motorizzazione.

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