Dopo l’annuncio della fusione con PSA, con l’accordo trovato da poche ore, FCA ha confermato tutti gli investimenti previsti dal “Piano Italia”, il piano industriale per gli stabilimenti italiani del nostro Paese. Tra i progetti in arrivo c’è anche quello dell‘Alfa Romeo B-SUV, il futuro entry level della gamma del marchio italiano che, come già annunciato lo scorso mese di ottobre, arriverà sul mercato nel corso del 2022.
Il nuovo Alfa Romeo B-SUV potrebbe essere uno dei primi modelli dei marchi FCA ad essere sviluppato a partire da una piattaforma del gruppo PSA. Le due aziende hanno confermato che, nel prossimo futuro, i 2/3 delle vendite del gruppo (quindi circa 6 milioni di unità all’anno) saranno legate a due sole piattaforme (una small ed una compact/mid-size). La piattaforma small verrà utilizzata per i modelli di segmento A e B e dovrebbe essere un’evoluzione dell’attuale EMP1 nota anche come Common Modular Platform (CMP).
Secondo quanto riporta Automotive News, il nuovo Alfa Romeo B-SUV potrebbe essere il primo modello FCA ad utilizzare la piattaforma CMP come base di partenza. Il nuovo crossover della casa italiana, come già anticipato ufficialmente nei mesi scorsi, sarà pronto per l’elettrificazione e verrà realizzato anche in versione “BEV”, ovvero in una variante a zero emissioni che sarà mossa esclusivamente da un motore elettrico.
La piattaforma CMP è un’architettura molto recente del gruppo PSA ed è stata al centro delle news del settore automotive in questo 2019 in quanto base di partenza di diversi modelli di segmento B del gruppo francese come le nuove generazioni dell’Opel Corsa e della Peugeot 208 e le rispettivamente varianti a zero emissioni, la Corsa-e e la e-208, sviluppate sulla base della e-CMP
Il pianale è stato utilizzato anche per la seconda generazione di Peugeot 2008, il crossover che potrebbe essere un parente molto stretto del nuovo Alfa Romeo B-SUV, che, proprio come il futuro entry level del marchio italiano, sarà realizzato anche in versione elettrica BEV (la e-2008 debutterà sul mercato nel corso del 2020).
La piattaforma CMP è una piattaforma a trazione anteriore, con possibilità di sfruttare la trazione integrale, che garantisce un pieno supporto all’elettrificazione con la possibilità di introdurre sistemi ibridi e varianti BEV a zero emissioni. Nell’ottica della riduzione degli investimenti per il marchio Alfa Romeo, operazione annunciata da FCA nei mesi scorsi, optare per la nuova piattaforma CMP potrebbe rappresentare una scelta quasi obbligata.
Il nuovo Alfa Romeo B-SUV, grazie alla possibilità di sfruttare l’architettura già “rodata” del gruppo PSA, potrebbe arrivare sul mercato senza subire alcun ritardo, rispettando quindi la finestra di lancio prevista per il 2022. Maggiori dettagli sul progetto del nuovo entry level della gamma Alfa Romeo potrebbero emergere già nel corso dei primi mesi del prossimo anno quando il nuovo gruppo “FCA – PSA” inizierà a definire i progetti da sviluppare nel corso degli anni successivi alla fusione.
Produzione in Italia per il futuro B-SUV Alfa Romeo?
L’azienda dovrebbe continuare a produrre i modelli Alfa Romeo in Italia, sfruttando al massimo il legame del marchio con il nostro Paese. La piattaforma CMP, già utilizzata da diversi modelli del gruppo PSA, potrebbe essere utilizzata in uno degli stabilimenti italiani di FCA per realizzare una nuova gamma di B-SUV.
Oltre all’Alfa Romeo B-SUV, infatti, questa piattaforma potrebbe essere utilizzata per realizzare il nuovo entry level di Jeep, un modello da circa 4 metri di lunghezza (dimensioni simili a quelle della Peugeot 208) che dovrebbe debuttare, come il B-SUV di Alfa Romeo, nel corso del 2022. In queste settimane, inoltre, si è parlato anche del lancio di un possibile crossover a marchio Lancia che andrebbe a sostituire la Ypsilon a fine carriera con l’obiettivo di tentare il rilancio del brand sul mercato europeo.
Anche Fiat potrebbe utilizzare la piattaforma CMP per realizzare la sua nuova gamma di modelli di segmento B per il mercato europeo (da un po’ di tempo si parla di una nuova Punto in veste di crossover). In attesa di conferme ufficiali, quindi, l’ipotesi di registrare in un futuro prossimo l’avvio della produzione di una nuova generazione di B-SUV in Italia è concreta. Maggiori dettagli arriveranno di certo nei prossimi mesi.
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